Linda annegata a Venezia, il fratello: “Il suo sorriso illuminava le stanze, ora non ho più obiettivi”
"Il suo sorriso illuminava le stanze, era una persona meravigliosa. Era tutto per me, quando quella notte il fidanzato mi ha chiamato sono morto anch'io. Non ho più obiettivi". È davvero disperato il fratello di Linda Zennaro, la 21enne veneta morta dopo essersi tuffata al Lido di Venezia.
Alvise aveva condiviso tutta la vita con sua sorella fino a quel maledetto 20 luglio, sera del Redentore. La giovane è uscita con il suo fidanzato, Giacomo, 28enne, per andare a vedere i fuochi in Bacino San Marco dal Lido e poi andare a una festa. Ma non è più tornata. "Io e Linda eravamo unitissimi. Certo ogni tanto si litigava come accade tra fratello e sorella, ma lei era il mio mondo", dice il ragazzo, 23enne.
I due fratelli vivevano nella zona di Campalto, a Favaro Veneto, con la mamma, 44enne addetta alla pulizie e il papà, 45enne impiegato nel settore turistico: "Ha frequentato il liceo linguistico al Gritti, ma era una ragazza molto estrosa, amava i tatuaggi. Se ne era appena fatto uno, una papera punk. Simpatica". Ora lavorava in un bar e frequentava un corso a Campalto per diventare tatuatrice. "Era brava, sono sicuro che ci sarebbe riuscita. Senza di lei non so come continuare a vivere" dice ancora Alvise.
Sabato sera Linda e Giacomo hanno raggiunto assieme gli Alberoni all'estremità dell'isola, all'altezza del faro Rocchetta. Dopo i fuochi d'artificio, Linda avrebbe deciso di fare un bagno. Si è buttata in acqua da sola. Poi, a un certo punto ha smesso di rispondere: "Il suo ragazzo ha pensato subito a uno scherzo – interviene lo zio – Anche perché mia nipote era fatta così. Prendeva un po' tutto per gioco. ‘Smettila adesso. Non fare la sciocca', le ha detto lui. ‘Basta con questi scherzi stupidi. Linda rispondi'. Ma non la sentiva più. Non la vedeva. E dopo l'arrabbiatura è arrivata la disperazione e ha chiamato i soccorsi".
Lo zio della 21enne sottolinea poi la vicinanza della comunità: "Centinaia di amici sono venuti da noi. Alcuni piangevano, tante persone ci hanno manifestato il loro dolore". Vicine alla famiglia anche le istituzioni. Il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, ha espresso a nome di tutti il cordoglio della comunità per la scomparsa di Linda.