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L’imprenditore Claudio Fiori si uccide bevendo acido muriatico: una colletta per aiutare la famiglia

Amici e conoscenti scendono in campo per aiutare i parenti dell’imprenditore riminese Claudio Fiori, morto in azienda dopo aver ingerito acido. La sua impresa con 15 dipendenti soffriva per la crisi economica e i rincari energetici. Pochi giorni fa aveva annunciato di voler chiudere.
A cura di Biagio Chiariello
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Ad una settimana dalla morte di Claudio Fiori, l’imprenditore di 59 anni residente a Taverna di Monte Colombo, che si è tolto la vita ingerendo dell’acido nella sede della sua azienda, la SCE Elettronica di Sant’Andrea in Casale, il 10 maggio scorso, è stata lanciata una raccolta fondi sul portale GoFundMe ( https://gofund.me/45fee676 )  per sostenere i congiunti. A promuovere l’iniziativa, è Michele Baldacci, compagno di una delle due figlie di Fiori

"Ciao, mi chiamo Michele ed ho iniziato questa raccolta fondi per sostenere la famiglia di Claudio. Imprenditore riminese che non ha retto il peso del fallimento della sua azienda e si è tolto la vita a soli 59 anni"

"Claudio lascia una moglie, due figlie e una nipotina di soli 3 mesi" si legge il portale. "La famiglia nonostante la tragedia, sarà costretta a sostenere le ingenti spese del fallimento che seguirà questa tragica vicenda".  Per questo motivo amici e conoscenti hanno deciso di scendere in campo e di offrire il loro contributo alla famiglia Fiori: un appena 24 ore sono stati versati quasi 2.000 euro: la raccolta per la cronaca, punta a raggiungere i 10.000 euro.

Nostro padre – è il ricordo, commosso, delle figlie – è sempre stato un uomo generoso, umile, volenteroso: una buona persona, in alcuni casi anche troppo buona con chi probabilmente non se lo meritava. Ringraziamo sentitamente le persone che hanno deciso di darci una mano, anche a nome di nostro padre".

La SCE era specializzata in quadri elettrici e forniva impiantistica soprattutto a locali pubblici e discoteche. Da tempo l'azienda, che conta 15 dipendenti soffriva i contraccolpi della crisi economica innescata dai rincari delle materie prime e dei costi dell'energia. Tuttavia Fiori non ha lasciato alcun biglietto o messaggio con una spiegazione chiara sulle motivazioni del gesto estremo a cui pare abbia tentato di rimediare con una chiamata oramai fuori tempo massimo al 118.

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