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Covid 19

L’immunologo Le Foche spiega perché dopo la prima dose di vaccino bisogna stare attenti al contagio

L’immunologo Francesco Le Foche: “Posticipando la seconda dose di vaccino abbiamo un’opportunità di proteggere più persone e di arrivare a un’immunità molto importante. Però bisogna stare attenti, in questi 42 giorni di attesa della seconda dose dei vaccini come Pfizer e Moderna potremmo contagiarci”.
A cura di Ida Artiaco
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"Con una sola dose bisogna stare attenti, in questi 42 giorni di attesa della seconda dose potremmo contagiarci". A parlare è l'immunologo Francesco Le Foche del Policlinico Umberto 1 di Roma che, intervenendo in diretta alla trasmissione L'aria che tira su La7 ha fatto il punto della situazione vaccini in Italia, sottolineando come dopo la prima dose non si possa ancora abbassare la guardia. "Nell'economia vaccinale – ha spiegato l'esperto rispondendo a una domanda sullo spostamento del richiamo dei vaccini ad mRna come Pfizer e Moderna da 21 a 42 giorni – è molto importante, perché riusciamo a vaccinare con una sola dose sola circa tre milioni di persone in più. E in una pandemia questa è una cosa fondamentale".

Tuttavia, tra una dose e l'altra bisogna stare molto attenti. "Nel corso di questi 42 giorni potremmo in fieri contagiarci – ha spiegato Le Foche – e avere non una pressione così significativa rispetto al virus tanto che quest'ultimo può pensare di cambiare qualcosa per essere ancora più refrattario. È così d'altronde che nascono le varianti, che possono essere di due tipi. Uno come la variante inglese e per certi versi anche quella indiana che contagia molto di più perché le mutazioni che sono avvenute rispetto a questo virus nella proteina spike hanno indotto una velocità e lubrificazione della proteina. L'altro come la variante sudafricana che tende a sfuggire dalla protezione del vaccino. Potrebbe esserci pertanto anche la necessità di una terza dose per bloccare qualsiasi forma di variante".

I vaccini a vettore virale, invece, come AstraZeneca e Janssen, hanno una maggiore copertura sin dalla prima dose perché "stimolano maggiormente il sistema immunitario che incontra il virus", è più aggressivo secondo Le Foche, ma ugualmente sicuro. "Tra vaccinati la mascherina non serve più, tanto più all'aperto – ha concluso l'esperto -. In presenza di qualcuno che non è vaccinato bisogna comunque prestare attenzione a mantenere le distanze".

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