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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, trovata impronta su uno dei sacchi neri: “Portata all’ex Opp in un secondo momento”

Trovata un’impronta su uno dei sacchi neri nei quali è stato ritrovato il corpo di Liliana Resinovich, la 62enne scomparsa il 14 dicembre scorso a Trieste. Secondo gli investigatori, il corpo potrebbe essere stato portato sul luogo del ritrovamento tempo dopo il decesso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un'impronta su uno dei sacchi neri in cui è stato ritrovato il corpo di Liliana Resinovich. Gli inquirenti stanno portando avanti ulteriori accertamenti per capire se qualcuno abbia o meno portato il corpo della donna scomparsa il 14 dicembre scorso a Trieste sul luogo del ritrovamento solo dopo la morte. Lo rivela la trasmissione "Chi l'ha visto?" che è tornata a trattare il caso di Liliana Resinovich e della sua misteriosa scomparsa. Si parte da un dato: è impossibile che il corpo di Liliana fosse sul luogo del ritrovamento dopo la morte. Il cadavere, rinvenuto dopo 3 settimane, non presenta infatti segni di esposizione all'aria aperta o tracce di insetti. L'ex Ospedale Psichiatrico di Trieste, inoltre, è un luogo molto frequentato, soprattutto di giorno. Improbabile dunque che nessuno abbia notato qualcosa.

Il corpo di Liliana potrebbe essere stato conservato per settimane in luogo asciutto al chiuso e poi trasportato nel giardino della struttura ospedaliera poco prima del ritrovamento. Per questo gli investigatori stanno esaminando anche le suole delle scarpe della 62enne: lo scopo è quello di rilevare la presenza eventuale di terriccio del boschetto dell'ex Ospedale Pschiatrico. Qualora la ricerca desse esito negativo, si concretizzerebbe il dubbio nato in questi giorni: Liliana è morta altrove ed è stata poi trasportata nel giardino. Questa dinamica implicherebbe anche il coinvolgimento di una terza persona, ancora ignota. Le forze dell'ordine sperano di risalire all'identità analizzando l'impronta trovata su uno dei sacchetti neri nel quale è stato rinvenuto il cadavere della 62enne.

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Restano però i dubbi su dove possano essere stati conservati i resti di Liliana per circa 3 settimane. La trasmissione "Chi l'ha visto?" ipotizza che il corpo possa esser stato tenuto all'interno della casa popolare che una volta abitavano i genitori di Liliana. L'appartamento non è mai più stato riassegnato ed è al momento disabitato. Un vicino di casa dei genitori di Liliana ha riferito alla troupe della trasmissione Rai di non aver mai assistito a un sopralluogo delle forze dell'ordine nell'abitazione da quando il corpo di Liliana è stato ritrovato. Secondo quanto da lui dichiarato, quindi, l'ex casa familiare di Liliana non è mai stata oggetto di indagini. Eppure il suo corpo potrebbe esser stato tenuto da qualcuno nel sottoscala, poco lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere.

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Secondo gli esami tossicologici,la mattina del 14 dicembre Liliana non aveva assunto droghe o farmaci. Aveva invece fatto una colazione normalissima, assumendo anche un multivitaminico. Dopo aver riordinato la casa, era uscita per raggiungere il negozio di telefonia. La routine di quella mattina allontana sempre di più l'ipotesi di un suicidio secondo gli investigatori: resta da capire cosa possa essere accaduto a Liliana e perché abbia deciso di lasciare a casa i cellulari e i documenti.

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