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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, per l’amico Sterpin non c’era un terzo uomo: “La borsa portata a casa dal killer”

Secondo Claudio Sterpin, amico di vecchia data di Liliana Resinovich, il giorno della scomparsa la 63enne aveva con sé borsa e cellulare. I suoi effetti personali sarebbero stati portati a casa dall’assassino. “Escludo l’esistenza di un terzo uomo, me lo avrebbe detto”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo Claudio Sterpin, è improbabile che vi fosse un terzo uomo nella vita di Liliana Resinovich. Alla trasmissione Quarto Grado ha riferito con convinzione che al momento della scomparsa, il 14 dicembre scorso, la 63enne aveva sicuramente con sé borsa, cellulari e documenti.

"Aveva sicuramente con sé le sue cose. Se davvero l'ha uccisa una terza persona, come hanno fatto i suoi averi a tornare a casa?" ha dichiarato l'uomo. All'inizio delle indagini, gli inquirenti hanno accertato che Resinovich ha lasciato la sua abitazione senza portare telefono, denaro e documenti. Eppure, Sterpin è convinto che non sia possibile. Secondo lui, sarebbe stato l'assassino a riportare a casa gli effetti personali usando il mazzo di chiavi di Liliana, l'unico oggetto che non è mai stato ritrovato.

Liliana Resinovich (Facebook)
Liliana Resinovich (Facebook)

Gli investigatori hanno sequestrato i due cellulari della donna per eseguire una serie di accertamenti. Secondo quanto rilevato, i giorni prima della scomparsa avrebbe effettuato più volte ricerche online su come ottenere il divorzio "senza l'aiuto dell'avvocato". 

Sterpin è convinto che Liliana volesse lasciare il marito Sebastiano per iniziare una nuova vita insieme a lui. "Era una persona riservata – ha raccontato l'amico della donna scomparsa il 14 dicembre scorso – e dubito che possa aver incontrato un terzo uomo, me lo avrebbe detto. Non credo che l'assassino sia un corteggiatore rifiutato, non mi ha mai parlato di una persona in particolare. Liliana voleva lasciare il compagno per pianificare finalmente il nostro futuro insieme".

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"Lilly era ormai insofferente verso la vita coniugale. Durante le vacanze mi chiamava di continuo. Quando è andata col marito in Grecia mi ha telefonato ogni giorno. Lui continua a sostenere che il loro rapporto fosse idilliaco, ma io so che da anni era cambiato" ha spiegato ancora l'uomo. Sul cellulare della donna, infatti, risulterebbero più di 1000 chiamate al numero dell'amico. Quelle tra la 63enne e il marito Visintin sarebbero state circa 500.

Il compagno di Resinovich, invece, descrive una realtà diversa. Secondo lui, Sterpin avrebbe scambiato la sua gentilezza per interesse romantico. "A lui serviva una persona che gli desse una mano – ha affermato – qualcuno che si prendesse cura di lui. Non aveva bisogno di altro".

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