Liliana Resinovich, oggi riesumato il corpo della 63enne. L’amica: “Giorno importante per darle giustizia”
Sono iniziate poco dopo le 8 le attività per la riesumazione del cadavere di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa a Trieste la mattina del 14 dicembre del 2021 e trovata morta il 5 gennaio in un sacco della spazzatura. Il corpo della 63enne è stato riesumato per essere nuovamente analizzato e non lasciare nulla al caso: la difesa dei familiari, infatti, aveva chiesto ulteriori accertamenti per rispondere ad alcuni quesiti rimasti irrisolti dopo il ritrovamento del corpo ed evitare l'archiviazione del caso con l'etichetta di suicidio. Secondo quanto è stato reso noto, gli esami autoptici saranno effettuati a Milano.
Sulla tomba della donna è staro collocato un verricello che isserà la bara, riportandola in superficie. A seguire le operazioni vi è Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich e l'amico Claudio Sterpin, che però si è mantenuto distante. Prima delle operazioni, ha lasciato sulla tomba una rosa e un cartello rivolto alla vittima. "Le ho chiesto scusa per il vilipendio di oggi – ha detto -, ma spero che porti alla verità".
Secondo quanto reso noto a Fanpage.it da fonti informate, la riesumazione del corpo (la cui data di svolgimento era inizialmente stata indicata per il 14 febbraio) è iniziata in mattinata e appena concluse tutte le operazioni, la salma di Liliana Resinovich sarà trasportata a Milano, dove poi sarà sottoposta ad autopsia il 15 febbraio.
"Questa – ha scritto sui social una vicina di casa e amica di Liliana Resinovich, Gabriella Micheli – è una data importante più per noi che per Lilly. Chi le vuole bene ha bisogno di darle giustizia, quella terrena. La giustizia divina in questo momento non ci aiuta a trovare conforto. Grazie a tutti i professionisti che lavorano per la ricerca della verità per Lilly". La donna aveva anche rilasciato la sua testimonianza e il suo ricordo di Liliana durante la trasmissione "Chi l'ha visto?".