Liliana Resinovich, nuovo rinvio per deposito della super perizia: i risultati attesi per il 28 febbraio
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Sarà consegnata il 28 febbraio la superperizia effettuata sul corpo riesumato di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel bosco dell'ex Opp di Trieste. Il rinvio è di due settimane per la consegna della perizia: i risultati erano attesi per il 15 febbraio, ma è ora stato ufficializzato il nuovo rinvio di due settimane.
A confermarlo a Fanpage.it è il fratello di Liliana, Sergio Resinovich, che ha ricevuto la notizia dai suoi legali. I risultati della nuova autopsia avrebbero dovuto essere depositati nel dicembre del 2024, ma poi il termine è stato posticipato a metà gennaio. La data di consegna era stata poi fissata per il 15 febbraio ed è ora giunta la notizia della nuova proroga.
Un anno è trascorso da quando la pm Maddalena Chergia della Procura di Trieste ha affidato i nuovi esami all'antropologa forense Cristina Cattaneo e ai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone con l'entomologo Stefano Vanin.
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Nel febbraio del 2024 i resti di Resinovich sono stati riesumati per la seconda autopsia e 25 sono i punti da chiarire con le nuove analisi forensi. Tra questi, anche la natura delle lesioni sul viso della 63enne: la perizia servirà infatti a capire se Liliana è stata colpita, da cosa e quando. Sarà importante la nuova analisi anche per accertare quando la donna sia morta e se quelle lesioni possono aver causato il decesso della 63enne.
Altro dilemma è cosa sia stato della donna nei giorni precedenti al ritrovamento: si ipotizza infatti che il suo corpo sia stato tenuto in un luogo freddo, o forse un frigorifero, che avrebbe rallentato la decomposizione della salma.