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Liliana Resinovich, l’amico Sterpin non crede al suicidio: “Lo escludo: Lilly era felice”

Liliana non si è suicidata. A dirlo con fermezza è Claudio Sterpin, l’amico 82enne della Resinovich, che.
A cura di Chiara Ammendola
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Per Claudio Sterpin, l'amico di Liliana Resinovich, la 63enne non si è suicidata: "Lo escludo assolutamente", le parole che l'uomo ha rilasciato in una breve dichiarazione all'emittente locale TeleQuattro. Incalzato dalle domande del giornalista su quale fosse lo stato emotivo della donna poco prima di sparire, l'82enne che ha sempre negato di essere l'amante di Liliana, ha spiegato: "Era felice, certo che lo era. Se sono ancora in grado di leggere dentro le persone mi sembra proprio di sì". I due avrebbero avuto una storia più di 40 anni fa, prima dunque che Liliana incontrasse il marito Sebastiano Visintin, ma sembra che da qualche mese si fossero ritrovati iniziando anche una frequentazione amichevole, incontrandosi una volta a settimana.

Si indaga per risalire al giorno della morte di Liliana

Della cosa non era a conoscenza però il fotografo 72enne che con Liliana stava insieme da 32 anni e che ha da subito preso le distanze dall'uomo. Lui invece, al contrario di quanto asserito anche dal fratello di Lilly, che sposa le dichiarazioni di Sterpin, non esclude che la moglie possa aver compiuto un gesto estremo, pur parlando di una situazione avvolta dal "mistero". Le indagini della Procura portate avanti dagli investigatori della Squadra mobile di Trieste proseguono intanto senza sosta, anche e soprattutto per tentare di risalire al giorno della morte di Liliana che l'autopsia non ha aiutato a chiarire: non è infatti escluso anche in questo caso che Liliana non sia morta il giorno della scomparsa, il 14 dicembre scorso, ma diversi giorni dopo. Tesi questa avvalorata da chi dice di aver avvistato la donna nei giorni seguenti alla denuncia presentata dal marito: una pista che inquirenti stanno battendo è quella che Lilly possa aver raggiunto la stazione degli autobus per allontanarsi. Ma anche in questo senso non vi sono certezze, ma solo ipotesi.

Il marito di Liliana: Chi oggi non mi stringe la mano, un giorno chiederà scusa

Intanto la polizia scientifica continua ad analizzare sugli oggetti trovati sul corpo in attesa dei risultati degli esami tossicologici che riveleranno se la donna prima di morire abbia assunto farmaci o altre sostanze. I funerali di Liliana non sono ancora stati fissati ma, come anticipato dal marito, si terranno in forma privata "con parenti e quella cerchia di amici a lei più vicino", mentre Visintin punta il dito contro chi mette in dubbio il suo ruolo in questa vicenda: "Ci sono persone che reputavo amiche e che ora non vogliono più stringermi la mano, ma un domani mi dovranno chiedere scusa".

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