Liliana Resinovich, l’amico Claudio parla del loro amore e getta nuove ombre sul marito Sebastiano
Ormai è scontro al vetriolo tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin. Ciascuno, a modo suo, rivendica la relazione con Liliana e lo fa animato dalle proprie ragioni. Ma intanto i giorni passano e sembra sempre più complicato districare la matassa. A questo punto, quindi, l’equazione che devono risolvere gli investigatori, che è poi la formula (why+ how = who) usata dai profiler americani per chiudere un caso, è la seguente: “perché + come = chi”. E per farlo proficuamente devono ripartire proprio dalla scena del crimine e dalle tracce forensi attualmente in analisi. Restiamo ovviamente nel campo delle ipotesi perché nessuno attualmente risulterebbe indagato. Tuttavia, se fosse omicidio, potremmo iniziare a fare importanti considerazioni. Anzitutto è da escludere a mio avviso il coinvolgimento o, comunque, la mano di un terzo uomo o di un male intenzionato di passaggio. Salvo che si parli di un sicario, ma anche questa è un’ipotesi che ritengo poco verosimile. Torniamo quindi all’equazione utilizzata da chi fa profiling: why + how = who?
Come e perché Liliana potrebbe essere stata uccisa
Come è emerso nelle ultime settimane il movente economico sembrerebbe essere per il momento quello più accreditato. Ed abbiamo già visto il perché. In questo senso, è verosimile credere che la Procura abbia disposto accertamenti investigativi di tipo bancario, ivi ricompresi i prelievi bancomat. È noto, difatti, come Liliana e Sebastiano non avessero la firma congiunta sul conto. Dalle prime indiscrezioni provenienti di laboratori, come riportato venerdì nella trasmissione Quarto Grado, sembrerebbero essere assenti tracce e impronte di qualsiasi tipo sul cordino, sulla famosa bottiglietta e sui sacchetti che avvolgevano il corpo di Liliana. Ma questo dato potrebbe essere parzialmente imputato all’azione degli agenti atmosferici e, dunque, non può reputarsi al momento dirimente.
Sul collo non sarebbero invece stati riscontrati, sempre stando alle già menzionate indiscrezioni, marcati segni di violenza. Al contrario, i modesti segni presenti sembrerebbero stati causati dalla semplice presenza del cordino usato per chiudere le buste. Questo, al contrario, è un elemento non trascurabile. Difatti, la mancanza di escoriazioni evidenti lascerebbe presagire il passaggio dell’aria tra i due sacchi e, quindi, escluderebbe che il cordino fosse ben ancorato al collo. Rendendo così in concreto impossibile attribuire la morte all’estremo gesto. La risposta definitiva spetterà dunque ai tossicologici. In questo scenario, c’è un dettaglio che gli investigatori non hanno – almeno apparentemente – preso in considerazione. Sebastiano ha fatto per anni il fotoreporter di cronaca. In questo senso, potrebbe con il suo lavoro aver appreso come simulare una morta sospetta? Ribadendo che nessuno è ad oggi iscritto nel registro degli indagati, si tratta di un’ipotesi che tenderei non frettolosamente ad escludere
La rivelazione di Claudio Sterpin
Continua e si fa sempre più accesso lo scontro a distanza tra Sebastiano e Claudio. Nel frattempo, quest’ultimo, sembra proprio aver cambiato il suo modo di relazionarsi con i media. Non più l’uomo che rifuggiva le telecamere. Ma, al contrario, un soggetto ben disposto a raccontare nuovi dettagli sulla sua relazione con Liliana. E lo ha fatto anche nell’intervista rilasciata alla trasmissione televisiva Mattino 5 e andata in onda proprio questa mattina. Difatti, l’uomo ha apertamente dichiarato ai microfoni di Mediaset non soltanto di scambiarsi gesti di affetto con Liliana, ma dei veri e propri baci. Insomma, stando ai racconti di Claudio, quella con Liliana, sarebbe stata una relazione a tutti gli effetti. Sono convinta che l’ennesima risposta di Sebastiano non tarderà ad arrivare.