Liliana Resinovich, l’amica contro Visentin: “Minacciata perché ho detto che lui urlava e lei non lo reggeva”
“Sono stata minacciata al telefono perché ho detto che Visentin urlava e Liliana non lo sopportava più”, così Jasmina, l’amica di Liliana Resinovich, ha rivelato alcuni particolari del rapporto tra la 63enne di Trieste, scomparsa nel dicembre 2021 e trovata senza vita 22 giorni dopo in un bosco, e il marito Sebastiano. Ripercorrendo gli ultimi mesi di convivenza della coppia, l’albergatrice ha parlato di un rapporto molto teso, rivelando però anche di una telefonata minacciosa che le sarebbe e arrivata e ora oggetto di una denuncia.
"Liliana disse che non lo sopportava più”
Intervenendo durante la trasmissione Storie Italiane, Jasmina ha raccontato di continui litigi tra Liliana Resinovich e Sebastiano Visentin nei mesi che hanno preceduto la scomparsa della donna. “Attorno a maggio ho notato che tra la coppia c’erano stati dei problemi. In un’altra occasione in cui loro non avevano litigato, Liliana mi prese per mano e mi chiese di dar loro sempre camere con letti separati perché non lo sopportava più” ha raccontato la donna, ricordando anche l’ultima volta che li ha visti insieme, a fine novembre del 2021, raccontando di una discussione in cui “lui urlava veramente come un pazzo”.
La donna ha ricordato anche una frase che a suo dire Visentin le avrebbe riferito al telefono durante i primi giorni della scomparsa di Liliana Resinovich: “Lo chiamai ma rimasi sconvolta dal suo comportamento. Mi raccontò che era andato dalla polizia e che gli avevano detto che non avevano personale per occuparsi di queste cose e mi disse ‘è stato un incidente’. Lì iniziò a balbettare, poi si è fermato e ha iniziato a dire ‘sono fuori di testa, non so cosa dico, lascia perdere'”.
“Una telefonata sgradita e molto aggressiva”
Per le sue affermazioni, la donna sostiene anche di aver ricevuto “una telefonata sgradita e molto aggressiva” da parte di un’amica dell’uomo. “Ho depositato agli avvocati tutto quello che sapevo e, dopo le mie dichiarazioni, ho ricevuto una telefonata di minacce da una donna che si è presentata come amica di Sebastiano. Ha poi aggiunto che era anche amica di Lili, e mi ha detto che devo stare attenta prima di aprire bocca. Non era un anonimo, c’era un numero di telefono e mi sono recata dai carabinieri e ho fatto la denuncia” ha spiegato la donna.
Sebastiano Visentin: "Parla dopo due anni con cose offensive contro di me”
“Resto disgustato dalle parole di Jasmina, ricordarsi tutte queste cose sembra che abbia studiato una poesia. Io non riesco a capire questo cambiamento di questa persona dopo due anni, sta dicendo delle cose offensive nei miei confronti e io resto allibito, spero di non avere più niente a che fare con questa signora” ha replicato Visentin, aggiungendo: “Non so se una mia amica ha mai chiamato. So che una persona ha chiamato Jasmina e le ha detto ‘ma cosa stai dicendo’, queste cose qua. Non so esattamente le cose che le ha detto e non sapevo della denuncia. Posso immaginare chi sia la persona, però non penso sia stata una telefonata di minacce ma forse una chiacchierata. Conosco tante persone che mi sono vicine e hanno sentito cosa ha detto Jasmina tante volte e avranno chiamato per questo”.