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Liliana Resinovich, il marito Sebastiano: “Un anno senza di lei, parlare di suicidio è drammatico”

Sebastiano Visintin a un anno dalla scomparsa della moglie Liliana Resinovich: “Io non so se qualcuno le ha fatto del male, il suicidio sarebbe drammatico perché evidentemente non mi sono accorto di qualcosa”. Le indagini sul caso proseguono.
A cura di Susanna Picone
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Liliana Resinovich e Sebastiano Visintin
Liliana Resinovich e Sebastiano Visintin
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Sul giallo di Liliana Resinovich, scomparsa esattamente un anno fa da Trieste e trovata morta dopo giorni, non è ancora stata scritta una parola definitiva.

Le indagini della Procura di Trieste, diretta da Antonio De Nicolo, vanno avanti e da parte della Squadra Mobile “l'attività investigativa prosegue”, ha fatto sapere lo stesso procuratore.

Questa mattina, nell’anniversario della scomparsa di Lilli, è tornato a parlare il marito, Sebastiano Visintin, intervenuto nel corso della trasmissione Mattino5. “Io non so se qualcuno le ha fatto del male, se qualcuno l’ha uccisa, se penso al suicidio sarebbe ammettere qualcosa di drammatico perché evidentemente non mi sono accorto di qualcosa”, ha detto l’uomo cercando di rispondere alle domande degli ospiti in trasmissione.

Sebastiano ha anche detto di essere convinto che Liliana sia morta il giorno stesso della scomparsa, quindi il 14 dicembre 2021, e ha ribadito come fatto tante volte in questo anno di non credere all’ipotesi del suicidio. “Io non mi sono mai opposto alla riesumazione del corpo – ha detto ancora rispondendo a una domanda – quando avrò il nulla osta per fare ciò che Liliana voleva, ovvero la cremazione, lo faremo”.

“Ho sempre Liliana accanto a me, siamo stati felici”, ha aggiunto quindi Visintin evitando di rispondere a domande sui familiari della moglie (coi quali, ha ammesso, non c’è stato mai un gran rapporto, neppure quando Lilli era in vita) e su Claudio Sterpin, il cosiddetto amico speciale della donna.

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Liliana Resinovich scomparsa il 14 dicembre 2021 da Trieste

La mattina del 14 dicembre 2021 la 63enne ex dipendente della Regione uscì di casa, in via Verrocchio, a San Giovanni, dove viveva con il marito, per andare da Sterpin, un ex atleta di 83 anni con cui Lilli aveva una amicizia. Ma dall’uomo non sarebbe mai arrivata.

Il corpo di Liliana è stato poi trovato il 5 gennaio in un boschetto poco distante da casa: aveva la testa in due buste di nylon strette con un cordino e il corpo in sacchi di plastica. Nonostante tanti e approfonditi esami incaricati dalla Procura non sappiamo ancora con certezza cosa è successo.

La tesi più accreditata – respinta dai familiari – è quella del suicidio per asfissia anche perché sul corpo non è mai stato riscontrato segno di violenza. E la morte sarebbe avvenuta entro poche ore dal ritrovamento, dato che porta a chiedersi: dove si è nascosta Liliana, una donna scomparsa che tutti cercavano a Trieste, tra il 14 dicembre e il 5 gennaio?

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