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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, il fratello diffida il marito: “Non deve essere cremata per agevolare indagini”

Sergio Resinovich, fratello della 63enne Liliana scomparsa a Trieste il 14 dicembre scorso, ha diffidato il marito a cremare il corpo della donna. “Può rivelare ancora altro”. Secondo l’autopsia la donna è morta qualche giorno dopo la scomparsa.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Liliana Resinovich (Facebook)
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Secondo il legale di Sergio Resinovich, fratello della 63enne Liliana scomparsa a Trieste il 14 dicembre scorso il cui cadavere è stato ritrovato poco lontano da casa il 5 gennaio, non ci sarebbero rapporti con Sebastiano Visintin. Il fratello e il marito della vittima sarebbero "inesistenti" come ha confermato l'avvocato Luigi Faldati. Il legale ha inviato a nome del suo assistito una diffida a Visintin a cremare il corpo della moglie. La Procura ha infatti autorizzato la sepoltura, ma non la cremazione, nell'ottica di effettuare ulteriori accertamenti sul corpo. "Visintin – scrive Faldati – aveva manifestato l'intenzione di procedere alla cremazione e noi siamo intervenuti con una diffida, anche in vista di possibili esigenze di indagine. Al momento vi sarebbe inoltre un contrasto sulle modalità di organizzazione della cerimonia funebre: la famiglia Resinovich vorrebbe qualcosa di privato, mentre  Visintin propende per qualcosa di diverso. "C'è un approccio diverso a questa vicenda e questa cosa dovrà essere risolta con un accordo. Ovviamente siamo dell'idea che la cosa migliore sia una cerimonia privata".

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Sulle cause della morte di Liliana, invece, non ci sono ancora certezze. Nei giorni scorsi ha fatto capolino l'ipotesi del suicidio. Secondo l'autopsia, Resinovich è deceduta pochi giorni dopo la scomparsa. Per avere risposte certe bisognerà comunque attendere la relazione finale del medico legale. Intanto gli inquirenti continuano ad analizzare le immagini delle telecamere di sicurezza di Trieste per capire se Liliana sia rimasta sola negli ultimi giorni di vita o se fosse con qualcuno. La mattina della sua scomparsa, infatti, Resinovich avrebbe dovuto raggiungere l'amico Claudio Sterpin per aiutarlo nelle faccende domestiche come faceva ogni settimana. Poco dopo le 8, però, gli ha detto che avrebbe tardato perché doveva recarsi in un negozio di telefonia presso il quale però non sarebbe mai andata. Si attendono inoltre anche i risultati delle analisi effettuate dalla scientifica sui sacchetti neri all'interno dei quali è stato trovato il corpo della 63enne.

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