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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, i risultati della super perizia arriveranno entro il 15 dicembre: i dubbi da chiarire

Entro la prima metà del mese prossimo sarà depositata la super perizia dell’antropologa forense Maria Cristina Cattaneo, un importante documento che potrebbe contenere le risposte tanto attese sul decesso di Liliana Resinovich, in particolare sulla data della morte.
A cura di Ida Artiaco
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Liliana Resinovich
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Entro il 15 dicembre è possibile che si saprà la data certa della morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 a 63 anni e rivenuta cadavere in un boschetto dell’ex ospedale psichiatrico, non distante dalla sua abitazione poco più di 20 giorni dopo, il 5 gennaio 2022.

Entro la prima metà del mese prossimo, infatti, secondo quanto riportato dal Piccolo di Trieste e oggi dalla trasmissione di Rai 2 Ore 14, sarà depositata la super perizia dell'antropologa forense Maria Cristina Cattaneo, un importante documento che potrebbe contenere le risposte tanto attese sul decesso della donna, intorno al quale ci sono ancora molti dubbi da chiarire, riguardanti la presenza di lesioni sul corpo, la frattura alla vertebra individuata durante la seconda autopsia e soprattutto quando si è verificata la morte.

In questi mesi approfondimenti e perizie elaborati dai consulenti della famiglia Resinovich e del marito di Liliana, Sebastiano Visintin, hanno messo in discussione molte delle conclusioni alle quali erano arrivate le prime indagini, in particolare sull'ipotesi del suicidio, dal momento che, secondo loro, sono molte le incongruenze. A partire dall'assenza di impronte ai vestiti puliti passando per la colazione fatta la mattina della scomparsa e ritrovata nello stomaco di Liliana.

Tutti indizi che poterebbero a far coincidere il giorno del decesso della donna con quello della sparizione. Eppure tutte le parti concordano sul fatto che il corpo di Lilli non può essersene stato per oltre due settimane disteso nel boschetto dove è stato ritrovato: se fosse rimasto in loco la vegetazione erbacea al suolo sarebbe risultata schiacciata e avrebbe mantenuto l'impronta del corpo per diversi giorni dopo il recupero. Cosa che non è successa.

"I sacchetti dove c'era il corpo erano completamente puliti, non sono coperti da parti vegetali e se li osserviamo attentamente vediamo solo due piccoli escrementi di uccello e la presenza di quello che è molto probabilmente un millepiedi, il che ci indica che il tempo di giacenza di Liliana nel boschetto è brevissimo, potrebbe essere stata lì anche dalla sera precedente", ha spiegato Fabiola Giusti, consulente della famiglia Resinovich a Ore 14.

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