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Ultime notizie sulla morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, i dubbi del marito sul suicidio: “Dove può essersi nascosta per quasi venti giorni?”

La perizia ha conferma: “Liliana è suicidata”. Ma il marito manifesta ancora perplessità: “Quando mi hanno riferito di questa indiscrezione, mi è preso un colpo. Mi chiedo, dove può essersi nascosta Lilly per quasi venti giorni?”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Quando mi hanno riferito di questa indiscrezione, mi è preso un colpo. Mi chiedo, dove può essersi nascosta Lilly per quasi venti giorni?", così il marito di Liliana Resinovich commenta gli esiti delle indagini della Procura di Trieste: la moglie si sarebbe suicidata.

La donna scomparsa da casa il 14 dicembre scorso era stata trovata morta all’inizio di gennaio nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico del rione San Giovanni.

"Mi è preso un colpo. Penso a cosa può essere accaduto ma vedo il buio" ha detto l'uomo al Piccolo.

Le conclusioni a cui sarebbe giunta l’ultima perizia alimentano i dubbi su quanto accaduto a Liliana. Dubbi da sempre sollevati dal suo amico del cuore Claudio Sterpin: "Continuo a essere convinto che il corpo sia stato portato da qualcuno nel parco" ha aggiunto.

Se non ci fosse di mezzo la morte di una persona a cui volevo bene, se il tutto non fosse tragico, mi verrebbe da chiedere se ci troviamo su “Scherzi a parte”".

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Liliana Resinovich, 63 anni, era scomparsa dalla sua abitazione di Trieste, dove viveva con il marito Sebastiano Visintin, il 14 dicembre scorso. Il ritrovamento era avvenuto il 5 gennaio successivo nel vicino parco dell'ex ospedale psichiatrico cittadino.

La scoperta del corpo non aveva però chiarito le cause della morte: la donna aveva due sacchetti di plastica trasparenti uno dentro l’altro intorno alla testa, non troppo stretti alla gola. Tutto il corpo era racchiuso in grandi sacchi della spazzatura, uno infilato dall’alto e uno dal basso.

Secondo i periti è morta “due, massimo tre giorni prima” del suo ritrovamento. Un decesso per asfissia, una morte probabilmente volontaria. Nello specifico la morte sarebbe stata, nello specifico, l'anidride carbonica proveniente dallo stesso respiro della donna

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