Liliana Resinovich, le ricerche sulla casa in affitto e il mistero del numero dell’amico bloccato
La verità sulla scomparsa e la morte di Liliana Resinovich potrebbe nascondersi nei due cellulari che la donna ha lasciato a casa il giorno della scomparsa e che ora gli inquirenti stanno esaminando minuziosamente scoprendo numerosi aspetti non chiari dell'intricata vicenda. Nei telefoni della 63enne, infatti, sarebbero stati scoperti non solo le ricerche su come divorziare e in quanto tempo ma anche ricerche su un appartamento da affittare a Trieste e un numero di telefono bloccato la sera stessa della sparizione. A rivelarlo è la trasmissione “Chi l’ha visto?” che lo ha appreso da fonti investigative.
A rendere la vicenda ancora più insolita è che il numero bloccato è quello di Claudio Sterpin, l'amico con cui Liliana aveva riallacciato i rapporti dopo i problemi coniugali e con il quale spessissimo si confidava. Inoltre a rendere l'elemento ancora più interessante dal punto di vista investigativo il fatto che sia stato bloccato diverse dopo la scomparsa di Liliana. Il numero di Sterpin infatti sarebbe stato bloccato sull'Iphone di Resinovich alle 21:30 di martedì 14 dicembre cioè la sera della scomparsa ma lei era uscita di casa già dalla mattina quindi non può averlo fatto.
I due telefoni erano stati lasciati a casa dove vi era solo il marito, Sebastiano Visintin. Secondo i vicini, interpellati dalla stessa trasmissione tv, da quel numero non registrato erano arrivate almeno cinque chiamate rimaste senza risposta durante le ore della scomparsa di Liliana. Visintin si sarebbe rifiutato di richiamare davanti a loro e poco dopo lo avrebbe bloccato.
Sul telefono però sono rimasti tutti i messaggi tra cui uno indirizzato proprio all'amico al quale il giorno prima Liliana Resinovich dice: "Relax Pensando a domani amore mio". Messaggio che dunque conferma le parole di Claudio Sterpin secondo il quale i due il giorno della scomparsa avevano appuntamento ma lei non si è presentata. Del resto son più di mille le chiamate e i messaggi tra i due emersi dalla perizia informatica. L'ultima telefonata la mattina della scomparsa quando Liliana avrebbe detto all'amico che ritardava all'appuntamento per una commissione in un negozio di telefonia. Quel giorno però lo stesso telefono ha contato solo undici passi e quindi non si è mai mosso dall'abitazione di Liliana.
Liliana la mattina della scomparsa è stata vista a piedi da una fruttivendola della zona ma inquadrata anche da due telecamere anche se brevemente. Fotogrammi che però la famiglia né Sterpin hanno mai visto. "Mi chiedo come mai nessun familiare li ha visti, se è lei abbiamo il diritto di vederli, sono le sue ultime immagini”, ha dichiarato a il fratello Sergio secondo il quale solo un familiare avrebbe potuto avere la certezza che fosse lei. Quello che è certo è che Liliana non ha mai cercato informazioni sul suicidio. "Son sicuro che lei non si è suicidata" ha concluso il fratello Sergio.