Liguria, il lotto ABX1506 del vaccino AstraZeneca sospeso in via cautelativa
La Regione Liguria ha deciso, in via cautelativa, di sospendere in tutte le 158 sedi vaccinale e fino a nuova indicazione la somministrazione del lotto ABX1506 del vaccino AstraZeneca, laddove presente. Appena ricevuta la segnalazione delle due reazioni avverse, che riguardano le due giovani donne attualmente ricoverate al Policlinico San Martino, si è attivata la rete di farmacovigilanza ed è stata inviata all'Aifa la documentazione necessaria; il lotto interessato è stato quindi sospeso in via precauzionale.
Genova, come stanno le due donne ricoverate dopo il vaccino con AstraZeneca
Il lotto in questione è quello impiegato per la vaccinazione di una donna di 34 anni e di una ragazza di 18, entrambe ricoverate per le gravi reazioni avverse seguite alla vaccinazione contro il Covid-19: nella prima è emerso un basso livello di piastrine nel sangue; la paziente, ricoverata al San Martino sotto stretta osservazione medica, è cosciente e – precisano i medici, contrariamente alle prime notizie circolate – non presenta sintomatologia associabile a una trombosi. "La paziente – hanno spiegato gli specialisti – è stata sottoposta a fibrinolisi di alcuni trombi presenti nella parte venosa del circolo epatico con buoni risultati. È in terapia anticoagulante e verrà sottoposta a precauzionali indagini angiografiche del circolo cerebrale. Permane la situazione di basso livello ematico di piastrine nel sangue".
Più gravi sono invece le condizioni della diciottenne di Sestri Levante ricoverata nella rianimazione del policlinico San Martino di Genova a causa di una trombosi al seno cavernoso dopo che si era vaccinata il 25 maggio partecipando all’open day con AstraZeneca. La giovane è stata operata il 6 giugno per rimuovere meccanicamente il trombo attraverso un intervento di neuroradiologia, dopodiché era intervenuta l’equipe neurochirurgica per allentare la pressione intracranica derivante dall’emorragia. “C’è stato un intervento di neuroradiologia interventistica per rimuovere il trombo meccanicamente, che è andato bene. Successivamente c’è stato un intervento dell’équipe neurochirurgica per la riduzione della pressione cranica legata all’emorragia”, hanno spiegato i medici.