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Lidl richiama hamburger di chianina per presenza di Escherichia Coli

Il richiamo degli Hamburger è stato disposto in seguito alla rilevazione della presenza di Escherichia coli Stec/Vtec. L’avviso di richiamo pubblicato oggi sul sito del ministero della Salute dedicato alle allerte alimentari.
A cura di Antonio Palma
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La catena di supermercati Lidl ha disposto il ritiro immediato di un lotto di hamburger di Chianina a causa di un possibile rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza nel prodotto di Escherichia coli STEC. Il richiamo, datato due ottobre, è stato pubblicato oggi sul sito del ministero della Salute dedicato alle allerte alimentari e ai richiami da parte degli operatori. Oggetto del richiamo è un lotto di hamburger di bovino razza Chianina prodotto e confezionato per Lidl e quindi venduto solo nei supermercati della catena.

Il prodotto interessato dall'avviso di richiamo ha il numero di lotto 549886 ed è venduto in confezioni monoporzione da 200 grammi ciascuna con data di scadenza o termine minimo di conservazione fissato all'11 ottobre 2023 e al 12 ottobre 2023. Gli hamburger di chianina sono stati prodotti per Lidl Italia Srl dall’azienda Marfisi Carni Srl, nello stabilimento di contrada Paglieroni, a Treglio, in provincia di Chieti (marchio di identificazione IT 2533/S CE).

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Come recita l'avviso, il richiamo degli Hamburger è stato disposto in seguito alla rilevazione della presenza di Escherichia coli Stec/Vtec. Nonostante il prodotto sia da consumarsi previa completa cottura, come riportato in etichetta, l'avviso invita comunque i consumatori a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso.

L’Escherichia coli è un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di altri animali. Come spiega Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Alcuni ceppi di E. coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” (STEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana che può portare nei casi limite anche una grave forma di diarrea emorragica. I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC, frequentemente presenti anche in altri ruminanti domestici e selvatici (pecore, capre, cervi, caprioli, ecc), spesso senza causare alcun sintomo di malattia evidente.

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