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Licenziato per un danno da 280 euro, 55enne si toglie la vita. I colleghi: “Era un lavoratore modello”

È stato licenziato nel giro di un mese per non aver rispettato una procedura aziendale e aver provocato un danno di poche centinaia di euro. Pochi giorni dopo il dipendente, un 55enne di Piove di Sacco (Padova), si è tolto la vita. La rabbia di amici e colleghi: “Era una un lavoratore modello, mai dato problemi. La situazione in cui si è trovato l’ha travolto”.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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È stato licenziato nel giro di un mese per non aver rispettato una procedura aziendale e aver provocato un danno di 280 euro. Pochi giorni dopo il dipendente, un 55enne di Piove di Sacco (provincia di Padova), si è tolto la vita.

L'uomo era dipendente della stessa azienda da oltre 20 anni, la Metro, grande catena del commercio all’ingrosso nel settore della ristorazione e ospitalità che conta oltre 3mila punti vendita in tutta Italia, e lavorava nel magazzino di Marghera. Era il responsabile di un settore vendite e prima dei fatti contestatigli aveva avuto una carriera irreprensibile, non aveva mai dato problemi.

Secondo l'azienda, come riporta il Corriere del Veneto, tre mesi fa il 55enne avrebbe agevolato alcuni clienti con le spese di trasporto, non rispettando la proceduta aziendale e causando un danno di circa 280 euro. A quel punto sarebbe partita una contestazione disciplinare e, dopo il rigetto delle giustificazioni del dipendente, la lettera di licenziamento. 

La notizia della tragedia che ne è seguita ha stupito i colleghi e i sindacalisti che si stavano occupando del caso. A molti è sembrata infatti sproporzionata la reazione dell'azienda, visto il danno esiguo e i precedenti del dipendente. "Era un lavoratore modello, non aveva mai avuto nessuna contestazione in 27 anni", ha raccontato chi lavorava con lui.

Le persone che lo conoscevano lo descrivono come una persona positiva e piena di passioni. Collega storico dell'uomo ed amico era anche Michele Mognato, ex vicesindaco di Venezia ed ex deputato del Partito democratico.

In un post sui social ha scritto: "Ci eravamo parlati qualche settimana fa ripromettendo di risentirci. Negli anni recenti della nostra conoscenza ero stato piacevolmente sorpreso per la sua curiosità e la semplice allegria, per le chiacchiere politiche e sindacali mentre chiedeva il codice di un prodotto".

L'amico aggiunge: "M’interrogo sulla sua fragilità e come la situazione in cui si è trovato l’abbia travolto. Ho provato in queste ore a resistere in silenzio ma è difficile governare quel senso di ‘rabbia' che mi ha colto, è stato un caro collega".

Anche le rappresentanze sindacali interne all'azienda, che avevano cercato di aiutare il 55enne, hanno deciso di diffondere un comunicato interno con cui esprimono tutta la "rabbia per quello che è successo".

Mentre l'azienda, dopo aver appreso la notizia della tragica scomparsa dell'uomo, in un comunicato ufficiale ha scritto: "Ci stringiamo attorno alla famiglia ai suoi cari e agli amici in questo triste momento. Da inizio agosto non era più un dipendente dell’azienda. Siamo vicini a tutte le persone del punto vendita di Venezia".

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