La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.
Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di una donna che racconta come, a 40 anni, si è ritrovata da un giorno all'altro senza lavoro. Racconta di essere stata licenziata dalla multinazionale per cui lavorava da 5 anni senza preavviso: sapeva che le cose non andavano bene, ma non immaginava un trattamento simile: "Se fino alle ore 9.30 pensavo di avere il mio lavoro a tempo indeterminato e che avrei deciso io quando andarmene dal momento che l’azienda non stava andando bene, alle ore 11.00 di quella stessa mattina mi ritrovavo a spegnere il computer e consegnare tutti gli oggetti aziendali in fretta e furia".
La lettera a Fanpage.it
Vi scrivo perché ho letto tante storie di persone che all’improvviso si sono ritrovate senza lavoro e io sono una di quelle. A pochi giorni dal mio quarantesimo compleanno la multinazionale per cui lavoravo da 5 anni mi ha licenziata.
Sapevo che le cose non andavano bene, ma mai mi sarei aspettata che in una giornata di lavoro apparentemente normale il direttore di stabilimento mi avrebbe chiamata nel suo ufficio dove seduto al tavolo c’era anche il personale dell’ufficio HR per leggermi la lettera in cui mi veniva comunicato il mio licenziamento immediato.
Se fino alle ore 9.30 pensavo di avere il mio lavoro a tempo indeterminato e che avrei deciso io quando andarmene dal momento che l’azienda non stava andando bene, alle ore 11.00 di quella stessa mattina mi ritrovavo a spegnere il computer e consegnare tutti gli oggetti aziendali in fretta e furia.
La cosa più incredibile di questa storia è che in questa multinazionale mi avevano spostata nel 2020 a lavorare da remoto per un ufficio all’estero, ma poi non so per quali interessi del mio responsabile sono stata richiamata per lavorare nuovamente per l'ufficio italiano per cui effettivamente c’era poco e niente da fare. E così grazie a questa scelta ora mi trovo in stato di disoccupazione in attesa di trovare un nuovo lavoro e chissà quanto tempo mi ci vorrà.