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Licenziata dalla scuola per il profilo Onlyfans, la maestra: “Mi opporrò ma non per tornare a insegnare”

“Il licenziamento verrà impugnato. Non tanto per il reintegro in classe, visto che nel mio futuro non vedo né Onlyfans né l’insegnamento quanto per la richiesta di cambiare la natura della procedura stessa”. Parla Elena Maraga, la maestra 29enne dell’asilo cattolico che ha aperto un profilo Onlyfans ed è stata licenziata dopo che questo è stato scoperto dai genitori.
A cura di Eleonora Panseri
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Elena Maraga (foto Instagram)
Elena Maraga (foto Instagram)

"Il licenziamento verrà impugnato. Non tanto per puntare al reintegro in classe, visto che nel mio futuro non vedo né Onlyfans né l’insegnamento quanto per la richiesta di cambiare la natura della procedura stessa".

Lo ha detto Elena Maraga, la maestra di 29 anni dell’asilo paritario cattolico del Trevigiano che ha aperto un profilo Onlyfans ed è stata prima sospesa e poi licenziata dopo che questo è stato scoperto dai genitori.

Secondo quanto è stato comunicato dalla scuola, l’insegnante è stata licenziata "per giusta causa" perché il profilo "contrasta con l'ispirazione cattolica che orienta l'indirizzamento educativo della scuola".

"Mi sono rivolta al sindacato che chiederà alla scuola se vogliono arrivare ad un accordo anche perché con questo tipo di licenziamento non ho diritto neanche alla Naspi", aggiunge la donna.

In un'intervista al Corriere del Veneto la 29enne ha raccontato di aver scoperto come è scoppiato lo scandalo. La mamma di un'alunno avrebbe trovato le sue foto "per adulti" sul telefono del compagno che le avrebbe diffuse su un gruppo del calcetto.

La donna avrebbe quindi pubblicato un post su Facebook raccontando tutto. "Due o tre mamme le hanno dato ragione, le altre 600 le hanno detto ‘fatti i cavoli tuoi'. La cosa evidentemente non le è piaciuta ed è andata dal preside. Una storia di gelosia? In un certo senso sì", ha spiegato l'insegnante.

La 29enne ha detto che al momento non si sente di tornare a insegnare al momento ma di voler coltivare la passione per il personal training: "Ho un esame da dare entro l’estate per poi partire. Tuttavia, non è detto che la mia esperienza di insegnamento sia chiusa qui".

"Oggi una titolare di un nido a Preganziol mi ha scritto ‘Non tutte le scuole fanno schifo come quella in cui eri tu‘. Insomma, c’è speranza anche guardando da quella parte", ha aggiunto.

Alcuni genitori, ha spiegato ancora, le hanno dimostrato solidarietà. Una mamma le avrebbe anche scritto: "Abbiamo fatto il possibile ma non ci hanno ascoltati”. Dalle ex colleghe invece non avrebbe ricevuto nemmeno un messaggio.

"Non ho firmato qualcosa nel contratto che riguardasse la necessità di non pubblicare contenuti social, quindi il licenziamento è ingiusto a prescindere dal tipo di scuola", si è difesa ancora la maestra.

Dopo la diffusione dello "scandalo" i follower della 29enne sono cresciuti in maniera esponenziale. Nel profilo Instagram pubblico è passata da 6mila a 31mila follower in un solo mese.

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