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Licata, il padre di Angelo Tardino: “Non ci parlavamo da tempo, stava sempre per fatti suoi”

Angelo Tardino era convinto di esser stato messo in secondo piano rispetto al fratello nella divisione dell’eredità. Il padre Vincenzo Tardino ha raccontato che i terreni oggetto di lite erano stati divisi proprio dai due figli. “Non mi parlava anche se abitava al piano di sopra” ha spiegato l’83enne.
A cura di Gabriella Mazzeo
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il killer Angelo Tardino
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Angelo Tardino aveva 48 anni e da sempre si occupava di agricoltura insieme al fratello Diego. I due avevano ricevuto in eredità degli appezzamenti di terreno usati per la coltivazione di carciofi. Un'attività particolarmente redditizia a Licata, in Sicilia, dove i terreni coltivabili si estendono per chilometri. Era convinto di esser stato messo in secondo piano dal padre Vincenzo Tardino, 83 anni, che sei anni fa ha deciso di dividere i terreni tra i figli come ha raccontato al quotidiano Repubblica. Più di una volta aveva litigato con il fratello Diego per questo motivo e da diverso tempo non parlava più con il padre. "Io abito qui e lui abita al piano di sopra – ha spiegato l'anziano al quotidiano -. Vedo solo la sua auto e basta. Non parlo con mio figlio Angelo. Avevo ceduto le terre sei anni fa, ma erano stati loro a decidere come effettuare la suddivisione".

Foto Francesco Cortese/Fanpage.it
Foto Francesco Cortese/Fanpage.it

Tra i due fratelli c'erano litigi continui. "Io però non ne sapevo nulla – ha raccontato l'uomo -. Non è mai stato una persona violenta, era tranquillo e non mi aveva mai minacciato". Nei due ettari di terreno divisi tra i fratelli si coltivavano principalmente carciofi, ma anche pomodori. Diego aveva lasciato il condominio in cui vivevano suo padre e il fratello Angelo per sfuggire ai continui litigi.

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Il 48enne però era convinto di aver subito un'ingiustizia e continuava a chiederne conto al fratello. Era convinto che ad appoggiare la presa di posizione di Diego ci fosse anche sua moglie Alexandra, che invece aveva sempre voluto mitigare i rapporti con la cognata per favorire il ricongiungimento tra le due parti. L'ultimo atto della faida familiare ieri, quando Angelo Tardino si è recato a casa del fratello e lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco. Subito dopo ha cercato stanza per stanza la cognata Alexandra, il nipote Vincenzo e la nipote Alessia.

la nipote Alessia
la nipote Alessia

I vicini di casa della vittima hanno raccontato di continue discussioni, sia sul luogo di lavoro poco distante dall'abitazione e di Diego che davanti casa dell'uomo. Quando aveva lasciato la casa in città, Diego aveva dichiarato di non voler avere più niente a che fare col fratello.

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