Unhcr: “500 migranti morti in tre naufragi davanti alla Libia”
UPDATE – Unhcr: 500 morti in tre naufragi davanti alla Libia – Non uno ma ben tre i naufragi avvenuti davanti alla Libia. Lo dice il portavoce dell'Unchr, Carlotta Sami, secondo cui si parla "di almeno 500 morti in tre giorni". C'è poi da dire che secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), ci sarebbero altre 500 persone disperse dopo il naufragio avvenuto la scorsa settimana al largo di Malta. I trafficanti avrebbero di proposito fatto affondare l'imbarcazione su cui viaggiavano, dopo uno scontro con i migranti.
Ennesima, drammatica tragedia dell’immigrazione al largo delle coste della Libia: un barcone con circa 250 persone è affondato a poche miglia dalle coste libiche. I morti sarebbero almeno 200, soltanto 26 persone sono state salvate. Lo ha annunciato il portavoce della Marina di Tripoli, Ayub Qassem, aggiungendo che l'imbarcazione è affondata nelle vicinanze di Tajoura, ad est della capitale. “Ci sono così tanti morti che galleggiano sul mare", ha spiegato, aggiungendo che i soccorsi e le ricerche sono stati problematici dagli scarsi mezzi a disposizione della guardia costiera, che ha avuto pochi mezzi per intervenire: perlopiù si tratta di battelli da pesca e rimorchiatori presi in prestito dal ministero del Petrolio. Molte delle vittime sono donne.
Migranti, gli altri naufragi del weekend
C’è peraltro da dire che il nuovo dramma in mare arriva a meno di 48 ore dal naufragio avvenuto a largo di Malta dove un’altra imbarcazione di migranti è affondata. Sono stati recuperati tre cadaveri e sette superstiti, tra i quali due bambini, mentre 30 persone sono state portate in salvo. Ieri, invece, due motovedette della Guardia Costiera di Crotone hanno salvato 111 profughi (uomini, donne e 21 bambini, due dei quali neonati) di nazionalità siriana. Sempre nella giornata di domenica la Marina italiana è intervenuta per assistere un barcone a 60 miglia dalla Libia, portando in salvo 95 migranti. Altri 9 sono stati soccorsi al largo di Lampedusa dalla guardia costiera.