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Liberalizzazioni: tassisti convocati a Palazzo Chigi, ma scioperano anche avvocati e medici

Il governo convoca i tassisti: si parlerà delle liberalizzazioni, mentre i lavoratori di settore annunciano la fine momentanea delle proteste. Anche gli avvocati e i medici sul piede di guerra, “faremo sentire la nostra voce”.
A cura di Carmine Della Pia
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palazzo chigi

I tassisti in protesta sono stati convocati a Palazzo Chigi. I ministri del governo Monti riceveranno i rappresentanti di tutte le sigle sindacali della categoria per martedì 17 gennaio alle 18: l'avviso è stato diramato questa mattina, visto che in alcune città proseguono le proteste. Gli ultimi giorni erano stati segnati dal blocco del lavoro da parte dei tassisti di tutta Italia: nelle maggiori città, infatti, i lavoratori di settore avevano incrociato le braccia in segno di protesta spontanea contro le liberalizzazioni attuate dal governo Monti, garantendo le corse solo a determinate fasce protette. Quasi come un compromesso, i tassisti hanno annunciato che il blocco rientrerà nelle prossime ore, vista la convocazione per martedì prossimo, e si pensa anche di posticipare l'assemblea, indetta per lunedì 16 al Circo Massimo di Roma, dalle 12 alle 18, in modo da garantire le corse nelle ore di punta. Mentre i tassisti sono maggiormente rassicurati, vi sono altre categorie che annunciano proteste e scioperi: si tratta degli avvocati e dei medici.

I tassisti convocati a Palazzo Chigi

protesta dei tassisti

Il presidente di ‘Uritaxi' e del 3570 di Roma, Loreno Bittarelli, ha confermato questa mattina che martedì 17 gennaio alle ore 18 le sigle sindacali dei tassisti discuteranno a Palazzo Chigi in merito alle tanto vituperate liberalizzazioni. Da giorni proseguiva, in tutta Italia, una protesta spontanea del settore, ed era praticamente impossibile prenotare le corse al telefono o trovare una macchina bianca nelle piazzole a strisce gialle. Da Milano a Roma, infatti, le stazioni non erano più gremite dei tassisti che accolgono quotidianamente turisti e pendolari, e al centralino erano stati disposti messaggi automatici che annunciavano il blocco, scusandosi dei disagi, e rimandando a numeri d'emergenza per le fasce protette, quali disabili o persone che dovevano raggiungere gli ospedali. In vista della convocazione del governo, i tassisti hanno deciso che il blocco debba fermarsi qui, fino a nuove disposizioni.

Loreno Bittarelli ha affermato, a tal proposito:

Siamo impegnati a riportare la situazione alla normalità per evitare ulteriori disagi ai cittadini. Stiamo rimuovendo gli ultimi blocchi visto che, alla luce della convocazione, non ha più senso continuare con i fermi. Decideremo cosa fare dopo l'incontro con il governo. I tassisti stanno valutando, inoltre, se posticipare l'assemblea già convocata per lunedì prossimo a Roma, al Circo Massimo, dalle 12 alle 18 per i fuori turno, proprio alla luce dalla convocazione del governo".

Anche avvocati e medici sul piede di guerra

Mentre per la categoria dei tassisti vi è uno spiraglio di dialogo con gli autori delle liberalizzazioni, vi sono altri lavoratori che annunciano proteste e scioperi. L'Ucpi, Unione delle camere penali italiane, annuncia la propria mobilitazione perché "la politica deve essere ben consapevole che non è certo questione di lobbies, come viene liquidata la questione, ma si tratta della sopravvivenza di una professione liberale che garantisce l'equilibrio del rapporto tra i cittadini e, soprattutto, quello tra i cittadini ed il Potere". Le liberalizzazioni non saranno accettate, pertanto, "senza far sentire prima la nostra voce", annunciano gli avvocati penalisti.

Anche i medici, intanto, annunciano proteste e blocchi per 4 giorni: i medici di medicina generale della ‘Fimmg' proclamano uno sciopero contro la manovra Monti, in difesa dell'autonomima dell'ente previdenziale dei medici, ‘Enpam'. Anche in questo caso, la categoria assicura visite soltanto ai casi indispensabili e alle cosiddette fasce protette.

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