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“L’ho strangolata perché temevo rimanesse sola”: il racconto della donna che ha ucciso la figlia a Palermo

La 72enne fermata a Palermo per aver confessato l’omicidio della figlia è stata ascoltata ancora dagli inquirenti. A loro avrebbe raccontato di aver ucciso la 44enne temendo che, alla sua morte, sarebbe rimasta sola. Le due donne vivevano insieme da tempo: dopo il divorzio con il marito, la più giovane era tornata a casa della madre.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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"Mia figlia dormiva sul divano e io le ho legato un cavo elettrico attorno al collo. L'ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei". È il racconto della donna di 74 anni fermata alla periferia di Palermo per l'omicidio della figlia 44enne Maria Cirafici.

La testimonianza della signora è stata raccolta dal procuratore aggiunto Ennio Petrini e dal sostituto Daniela Randolo con l'assistenza degli avvocati Fabrizio Pizzitola e Claudia Lombardo. Nel ripercorrere i drammatici momenti della scorsa notte l'anziana ha detto che, dopo avere ucciso la vittima, ha chiamato i parenti, che sarebbero sette persone, tra sorelle e fratelli, e ha chiesto a loro di avvertire le forze dell'ordine.

"Ho chiesto che fossero loro a chiamare e dire quello che era successo", ha spiegato agli inquirenti durante l'interrogatorio. La donna viveva insieme alla figlia di 44 anni in un'abitazione di via del Visone nel quartiere Bonagia, alla periferia della città. Qui è stata trovata dai soccorritori del 118 e dagli agenti della polizia.

La storia delle due donne

Quella delle due donne, ricostruita in un secondo momento, è un storia di profonda solitudine. La 72enne e la figlia vivevano insieme da diversi anni. La donna più giovane era tornata casa dalla madre dopo la separazione con il marito.

Pare che la figlia dell'anziana fosse seguita da tempo da specialisti per alcune patologie psichiatriche legate alla depressione. Patologie che la madre non ha è mai riuscita a spiegarsi.

Quella della figlia sarebbe quindi stato una vita troppo difficile e pesante da sostenere per la 72enne che nella serata di ieri, martedì 9 gennaio, ha creduto di poter metter fine alle sofferenze della figlia togliendole la vita prematuramente.

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