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L’ex violento evade due volte dai domiciliari, la denuncia di Chiara: “Mi registro prima che mi uccida”

Chiara Balistreri ha denunciato nel 2022 l’ormai ex fidanzato Gabriel per violenza domestica. Il giovane, pur avendo compiuto per due volte un sequestro di persona, è stato messo ai domiciliari nella sua abitazione di Bologna. Da qui è fuggito per la prima volta all’estero, dichiarandosi latitante per due anni. Dopo l’arresto avvenuto un mese fa, Gabriel è stato nuovamente tradotto ai domiciliari senza braccialetto elettronico ed è ora evaso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Chiara Balistreri
Chiara Balistreri

Aveva conosciuto l'ex fidanzato Gabriel nell'ottobre del 2017, quando lei era ancora minorenne. Chiara Balistreri non sapeva che quella relazione si sarebbe rivelata presto un incubo. Non lo sapeva neppure quando si era trasferita a Bologna, a casa del ragazzo già maggiorenne, per frequentare con più facilità la scuola. Da gennaio 2018, infatti, la giovane ha dovuto far fronte a continui episodi di violenza, botte e perfino un sequestro di persona nel settembre del 2019, quando dopo un'aggressione aveva fatto ritorno a casa della madre.

"Nel 2022 mi sono decisa a denunciare Gabriel dopo che mi aveva chiesto di vederci a casa sua per un chiarimento, l'ennesimo – ha raccontato a Fanpage.it Balistreri -. Mi ha picchiato a sangue e rotto il naso. Se in casa non ci fosse stata la sua famiglia, mi avrebbe sicuramente uccisa. Dopo quel pestaggio sono andata dalle autorità e ho raccontato le numerose violenze alle quali sono andata incontro negli anni. Ben cinque anni di angherie e botte fino al pestaggio finale del febbraio 2022, quando mi ha quasi uccisa. Nonostante tutto questo, Gabriel è stato messo agli arresti domiciliari senza neppure l'applicazione di un braccialetto elettronico".

L'inizio della relazione nel 2017 e le violenze

La vicenda, raccontata dalla ragazza anche in un video divenuto virale su TikTok, è surreale, ma è purtroppo simile a quelle che accomunano tante altre donne in Italia. I due si sono incontrati nel 2017 tramite amici in comune e da quel momento, Chiara ha iniziato a trascorrere sempre più tempo a casa dell'ormai ex fidanzato, anche perché più vicina alla scuola che frequentava.

Nel 2018, il primo schiaffo in un parco pubblico. Da allora le violenze non hanno fatto che aumentare: nell'estate del 2019, Chiara decide per la prima volta di tornare a casa della madre e qui Gabriel le chiede il primo "incontro chiarificatore" sotto casa. In quel frangente, la giovane è stata costretta a salire in auto per tornare a casa dell'allora fidanzato. La circostanza è stata denunciata il 30 settembre del 2019 dalla nonna materna, che ha purtroppo assistito al sequestro dalla finestra della sua abitazione.

Un secondo sequestro, questa volta durato settimane, è avvenuto nel Capodanno 2020, quando la ragazza aveva raggiunto il fidanzato in Romania. Dopo alcune settimane aveva manifestato l'intenzione di tornare a casa dalla madre e lui, per evitare che partisse, l‘aveva presa a calci e pugni su tutto il corpo, sequestrandole il cellulare. La giovane è riuscita a tornare in Italia solo ad aprile con un volo messo a disposizione dall'Ambasciata italiana per insorgere della crisi pandemica.

Le ferite sul volto di Chiara Balistreri dopo il pestaggio del 15 febbraio 2022
Le ferite sul volto di Chiara Balistreri dopo il pestaggio del 15 febbraio 2022

Il pestaggio di febbraio 2022, la denuncia e l'evasione dai domiciliari

Nel 2022, dopo aver brevemente ripreso la relazione con l'ex, Balistreri è andata incontro all'ultima violenza: il 15 febbraio, la giovane ha subito un pestaggio di circa 15/20 minuti, con setto nasale rotto e diverse ecchimosi riportate sul volto e sulle braccia. Nonostante nell'ordinanza applicativa di misura cautelare sia riportata e confermata la sua pericolosità sociale, nelle conclusioni per il giovane vengono disposti i domiciliari e non viene fatto alcun cenno all'applicazione di un braccialetto elettronico.

Il Gip riconosce la sussistenza di un pericolo di reiterazione del reato nei confronti dell'ex ragazza, picchiata a sangue in un appartamento di Bologna, e la necessità di dover applicare una misura restrittiva, ma dispone i domiciliari perché "non vi sono esigenze tali da dover essere contenute con il carcere". Secondo il magistrato, infatti, Gabriel avrebbe perpetrato le violenze "solo durante i periodi di convivenza".

Gabriel, nonostante i domiciliari, ha lasciato presto l'abitazione di via Malvasia, recandosi in Romania. "Da qui ha sempre continuato a minacciarmi – ha raccontato ancora Chiara -. Mi diceva: ‘Quando torno ti vengo a cercare, ti ammazzo con le mie mani'. Ogni giorno ha continuato a postare sui suoi profili social frasi sulla vendetta, testi contro di me nei quali diceva che presto mi avrebbe raggiunto".

In questi due anni e mezzo, racconta Chiara oggi 20enne, la vita si è praticamente interrotta. "È vero, l'ho denunciato, ma è stato messo ai domiciliari nella casa in cui il 15 febbraio del 2022 mi ha quasi uccisa a botte. La stessa casa nella quale io sono stata costretta a pulire il mio sangue da terra. La mia decisione di raccontare tutto alle autorità lo ha reso più cattivo, sapevo sarebbe successo, non mi aspettavo però di non essere affatto tutelata. Sono stata lasciata sola contro la sua violenza".

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L'arresto avvenuto un mese fa a Bologna

L'ex fidanzato della 20enne sarebbe fuggito in Romania, secondo quanto riporta il decreto di latitanza emesso l'11 ottobre 2022, con l'aiuto della madre per "evitare la galera". "Un mese fa – ha raccontato Chiara a Fanpage.it – la polizia mi ha contattato dicendomi che Gabriel era stato avvistato a Bologna e che avevano ricevuto la segnalazione da un passante che lo aveva visto aggirarsi per le strade della città. La polizia ha cercato di mettermi al sicuro con pattuglie sotto casa e poliziotti davanti al luogo in cui lavoro. Poco tempo dopo un'altra persona in forma anonima ha detto alla polizia di averlo visto poco lontano da casa mia e così è stato arrestato. Se non avessi realizzato dei video sui social e non avessi reso pubblica qualsiasi informazione, questa persona non sarebbe mai stata rintracciata perché sprovvista di braccialetto elettronico".

Dopo l'ultimo arresto, Gabriel Costantin è tornato ai domiciliari, anche questa volta senza l'applicazione di un dispositivo di sicurezza che evitasse l'evasione. "Nonostante il pericolo di reiterazione. È scappato una volta, perché non dovrebbe farlo ancora?" ha commentato Chiara al telefono. Pochi giorni dopo la pubblicazione del video su TikTok divenuto virale, Costantin è evaso nuovamente dai domiciliari.

"La polizia mi ha chiamato per dirmi che era nuovamente evaso dai domiciliari, tutto questo dopo una latitanza di due anni e mezzo – ha raccontato in un secondo filmato pubblicato sul social cinese -. Sono arrabbiata, amareggiata, delusa e spaventata. Vorrei ringraziare il giudice per aver fatto tornare Gabriel a casa dopo una latitanza. A questo punto non so che piega prenderà la vicenda e la mia stessa vita, non so cosa si aspettano che io faccia o come secondo loro possa continuare ad andare a lavorare e fare le mie cose. Mi domando perché in Italia bisogna per forza aspettare la tragedia prima di fare qualcosa. Mi registro da viva prima che diventi un altro caso di femminicidio".

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