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L’ex generale Garofano spiega cosa può rivelare la riesumazione del corpo di Liliana Resinovich

L’ex generale dei Ris Garofano a Fanpage.it sulla riesumazione del cadavere di Liliana Resinovich: “Atto necessario nei casi dubbi. Mi aspetto quelle risposte che tutti aspettiamo, soprattutto relativamente all’epoca della morte e alla causa”.
A cura di Ida Artiaco
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"Nei casi dubbi, soprattutto quelli che attraverso l'autopsia non hanno consentito di accertare con maggiore precisione le cause della morte e l'epoca, la riesumazione è l'unico atto che consente di fare ulteriori approfondimenti".

Così Luciano Garofano, ex generale dei Ris dei Carabinieri e oggi consulente di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, ha commentato a Fanpage.it la notizia della riesumazione del cadavere della donna disposta dalla Procura di Trieste. La 63enne era scomparsa il 14 dicembre 2021 dalla sua casa di via Verrocchio e il corpo fu stato ritrovato il 5 gennaio 2022 a poca distanza dall'abitazione, nel parco di San Giovanni, infilato in due grandi sacchi dell'immondizia, e con la testa chiusa in due sacchetti di plastica.

Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

Nessun nome è stato iscritto nel registro degli indagati, anche se proprio il marito della vittima è stato più volte sentito dagli inquirenti. La riesumazione è uno degli elementi di indagine più attesi nell'inchiesta "bis" sul mistero di Lilly, partita a giugno dello scorso anno, quando il gip Luigi Dainotti, disponendo l’iscrizione a carico di ignoti per il reato di omicidio volontario e non più il sequestro di persona, ha deciso di non chiudere il caso (come richiesto dalla Procura), indicando 25 punti da riesaminare. E Garofano ha spiegato bene il perché.

"Non voglio criticare il collega, il professor Costantinides, che ha fatto la prima consulenza, ma la riesumazione è l'unico atto che consente di fare ulteriori approfondimenti e quindi di svelare elementi che nel corso della prima autopsia – non per mancanza di competenze – non sono emersi. Mi aspetto quelle risposte che tutti aspettiamo, soprattutto relativamente all'epoca della morte, perché tutto confluirebbe verso una morte che è avvenuta il giorno stesso della scomparsa per tutti i dati circostanziali invece la consulenza all'epoca ha affermato che Liliana sarebbe deceduta due giorni prima, e alla causa della morte, per capire se effettivamente sia da ricondurre all'asfissia meccanica oppure se c'è qualcosa di diverso".

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Secondo Garofano, "quando si nomina d'altronde un medico legale nuovo si è obbligati ad effettuare la riesumazione altrimenti non ha senso, rivedere le carte con la disponibilità di un corpo è una limitazione ingiustificata".

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