L’ex direttore del Policlinico di Milano: “Test anticorpale per trovare chi è immune al Coronavirus”
Considerato che non vi è modo di ampliare la ricerca dei casi positivi al Coronavirus per mezzo tamponi, visti i soli 22 laboratori adibiti alle analisi e il rischio di prolungare i tempi per avere gli esiti, l'ex direttore del Policlinico di Milano, il professor Ferruccio Bonini, suggerisce un nuovo metodo per individuare coloro che sono immuni al Covid.
Il Coronavirus resta nell'organismo per 9 giorni nel 75% dei casi
Se è vero che il Coronavirus è presente in Lombardia da circa un paio di mesi, e quindi da almeno un mese in più rispetto alla scoperta del paziente 1, ciò significa che parte della popolazione lombarda ha sviluppato gli anticorpi al virus. Questo consentirebbe ai medesimi cittadini di poter riprendere la propria vita quotidiana senza il rischio di essere contagiato e permettendo all'economia di continuare a produrre per evitare il rischio di fermare il Paese. Come evidenziato da uno studio condotto proprio da Bonini insieme all'Uo di Epatologia della Toscana, il nuovo Coronavirus resta all'interno dell'organismo contagiato per 9 giorni nel 60-75 per cento dei casi. Dopo il nono giorno, solo il 40-50 per cento dei contagiati rimane positivo.
Bonini: Il 10% dei lombardi è immune al Covid
Quindi, questi dati "confermano anche per l'infezione da Sars-Cov-2 la validità di test molecolari per valutare la positività degli anticorpi", spiega il professor Bonini all'Agi, che etichetta come "errore" il fatto che "tali test non siano usati per lo screening". Bonini rivela inoltre che rispetto ai classici tamponi utilizzati per verificare la positività di un soggetto al Covid, "il test anticorpale è molto meno costoso" e i risultati del medesimo possono essere prodotti anche all'interno di laboratori diversi dai 22 oggi adibiti alle analisi dei tamponi in Lombardia. Tale test permetterebbe insomma di scoprire se un eventuale soggetto positivo per anticorpo "ha un'infezione attiva o è immunizzato dopo avere avuto una infezione asintomatica". Il primo suggerimento di Bonini è quello di utilizzare tale metodo per monitorare il personale sanitario. Secondo il suo parere, infine, il "10-15 per cento della popolazione lombarda dovrebbe già essere immune – e quindi protetta, ndr – al Covid".