L’ex comandante dei vigili di Corinaldo: “Alla Lanterna azzurra licenza sospesa nel 2014”
Nel 2014 la Lanterna Azzurra, il locale di Corinaldo, vicino Ancona, in cui venerdì notte sono morte sei persone, era stato chiuso perché aveva bisogno di adeguare l’impianto elettrico che non rispondeva alle più recenti normative in materia di sicurezza. Poi, effettuati i lavori, aveva ottenuto la licenza di agibilità e in seguito, anche nel corso di controlli di polizia amministrativa, non erano emersi particolari problemi. A dirlo è Roberto Rossetti, comandante della polizia locale di Aurozo (Belluno), dal 2011 e fino a poco meno di due anni fa comandante della polizia locale di Corinaldo. “Fino al 2016 – le parole di Rossetti riportate dal Corriere de Veneto – quando sono stato in servizio a Corinaldo, nel locale in cui venerdì sono morte sei persone non avevamo mai riscontrato problemi di ordine pubblico e tantomeno sovraffollamento. È stata un’amara sorpresa, un fatto assurdo che non doveva succedere”.
Nel 2014 Rossetti aveva dato esecuzione all’ordinanza di sospensione della licenza della discoteca – Il comandante della polizia locale parla della Lanterna Azzurra come di un locale tranquillo, frequentato da pochi, decentrato, lontano dalle località balneari: “Una balera degli anni ‘60 divenuta punto di riferimento per i giovani della zona, una disco aperta solo per alcuni mesi all’anno a partire dall’autunno, e per una, due serate al mese, con eventi organizzati. Un’attività saltuaria”. Nel 2014 Rossetti aveva dato esecuzione all’ordinanza di sospensione della licenza della disco, ma nulla a che vedere con il sovraffollamento. C’erano appunto da fare dei lavori all’impianto elettrico e poi, ottenuta la licenza di agibilità, non erano emersi particolari problemi. “Le tre sale della disco avevano una capienza di 870 persone – ha spiegato ancora il comandante di Auronzo facendo riferimento a quanto accaduto venerdì a Corinaldo in attesa dell’arrivo del rapper Sfera Ebbasta – per il concerto, a quanto ho capito, era stata utilizzata solo la sala più grande, quella al piano terra, con una capienza di circa 470 persone, ma stando alle immagini erano molto di più. C’è da capire come questo sia stato possibile. Evidentemente sono mancati i controlli, a partire dal personale del locale preposto”.