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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

L’ex ambasciatore israeliano in Italia dice che “l’obiettivo è distruggere Gaza, male assoluto”

Dror Eydar, ex ambasciatore di Israele in Italia dal 2019 al 2022: “Ogni persona che minaccia un ebreo, che vuole uccidere un ebreo, deve morire. L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto”.
A cura di Davide Falcioni
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"Ogni persona che minaccia un ebreo, che vuole uccidere un ebreo, deve morire. L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto". A leggere queste parole si potrebbe pensare siano i deliri di un esaltato islamofobo. Invece a pronunciarle due sere fa è stato Dror Eydar, ex ambasciatore di Israele in Italia dal 2019 al 2022. L'ex diplomatico è intervenuto come ospite della trasmissione di Rete 4 Stasera Italia, condotta da Nicola Porro, e quando gli è stato chiesto di commentare le dichiarazioni del segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha invocato, senza mezzi termini, nientemeno che la distruzione totale della Striscia di Gaza. Un dettaglio però deve essergli sfuggito: che in quel luogo, in più densamente abitato del pianeta, vivono 2,3 milioni di persone che in larghissima parte non hanno nulla a che fare con Hamas.

Mentre le bombe di Israele stavano facendo strage di civili, e mentre da tutto il mondo arrivavano gli accorati appelli per un "cessate il fuoco" o quantomeno una "pausa umanitaria", l'ex ambasciatore non ha neppure tentato di apparire moderato e diplomatico. Al contrario, ha invocato la devastazione totale della Striscia di Gaza. Commentando il discorso pronunciato da Antonio Guterres a New York Dror Eydar ha detto: "Le sue parole appartengono al passato. Fanno parte delle degenerazioni del mondo libero. Cercare di trovare una spiegazione dietro a ciò che è accaduto è come chiedersi perché gli ebrei sono stati uccisi nelle camere a gas".  E Poi: "Noi non siamo interessati a discorsi razionali. Ogni persona che minaccia un ebreo, che vuole uccidere un ebreo, deve morire. L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto".

Quando gli è stato fatto notare che a Gaza è in corso una crisi umanitaria con pochi precedenti nella storia recente, Dror Eydar ha chiarito ulteriormente la sua posizione di totale indifferenza verso la sorte dei non belligeranti: "Se i palestinesi vogliono salvarsi possono fuggire al sud della Striscia di Gaza, lasciare la loro terra per combattere i terroristi (Hamas, ndr), ma non possono vivere accanto a questi nazisti". Peccato, però, che anche il sud di Gaza venga quotidianamente bombardato e che il valico di Rafah non permetta a nessun palestinese di fuggire.

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