L’ex amante di Matteo Messina Denaro ai giudici: “Mi faceva stare bene”. È stata condannata a 13 anni
"Per me era un periodo difficile sia con mio marito che in famiglia. Avevo problemi anche di autostima e non nego che gli ho voluto bene anche perché io vedo sempre il bene nelle persone, e poi lui con me era gentile e mi faceva stare bene.” Lorena Lanceri parla così di Matteo Messina Denaro, alla vigilia della sentenza d’appello.
Lo scorso gennaio, la GUP di Palermo Stefania Brambilla ha ritenuto l'amante e fedelissima del capomafia responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa e l'ha condannata a 13 anni e 4 mesi. Finora, la condanna più pesante per chi ha protetto e aiutato l'ex boss di Castelvetrano durante la latitanza. Il marito Emanuele Bonafede è stato condannato a 6 anni e 8 mesi, imputato di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena.
“Quando l’ho conosciuto io sapevo che si chiamava Francesco Salsi – ha ricordato la donna – così pure quando abbiamo cominciato ad avere una conoscenza intima. Poi, quando ho saputo chi era, nella mia mente comunque ho continuato a percepirlo come la persona che avevo incontrato.”
Bonafede e Lanceri per mesi hanno ospitato Messina Denaro a pranzo e cena nella loro casa di Campobello di Mazara. "Lui mi aveva detto che era perseguitato dalla giustizia e io ci ho creduto", ha spiegato ancora l'imputata. "Poi si è ammalato della stessa malattia di mia madre e ciò ci ha avvicinato ancora di più", ha raccontato in lacrime. "Ma io non sono una criminale e se vado avanti in questo inferno è solo per l’amore che ho per i miei figli. Del resto non mi importa più di nulla."
Come ricostruito dagli inquirenti, la donna avrebbe protetto come meglio poteva il boss dagli investigatori, effettuando anche una stretta sorveglianza sulla zona. "Le telecamere di sorveglianza di alcuni negozi l'hanno ripresa mentre, insieme al marito, dopo essersi accertata che non ci fossero polizia o carabinieri in strada, dava il via libera al loro ospite per farlo uscire indisturbato dall'abitazione. Messina Denaro, in cambio, elargiva denaro e regali alla coppia. L'ex capomafia è stato catturato il 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza e deceduto per un cancro il 25 settembre 2023.
Per oggi è prevista l'arringa difensiva dei legali della Lanceri. I giudici non hanno ancora stabilito se la sentenza verrà emessa oggi.