L’evasione del boss Raduano ripresa dalle telecamere: il video dell’incredibile fuga dal carcere
Fuochi di artificio sono stati fatti esplodere ieri sera, 24 febbraio, intorno alle 22.00 a Vieste, paese di origine di Marco Raduano, il boss 40enne ritenuto al vertice dell'omonimo clan garganico, poco dopo che si era diffusa la notizia della sua evasione dal carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros a Nuoro in Sardegna.
Secondo indiscrezioni riportate dall'Ansa, i petardi sarebbero stati sparati da affiliati al clan proprio per festeggiare la fuga dell'uomo che è riuscito a fuggire calandosi con delle lenzuola annodate dal muro perimetrale.
La notizia è stata però prontamente smentita dai cittadini e poi dal sindaco di Vieste: "Con grande sconcerto leggo testate nazionali alludere a festeggiamenti per l'evasione di Marco Raduano avvenuta ieri dal carcere di Badu' e Carros a Nuoro in Sardegna. Nulla di più assurdo", bolla Giuseppe Nobiletti:o. "I fuochi di artificio in questione riguardavano la festa di compleanno di una 40enne presso un noto locale nella zona portuale", conferma il primo cittadino del comune pugliese.
"La nostra città intera ha accolto la notizia dell'evasione con grande tristezza e preoccupazione" ribadisce. "Quei fuochi erano una sorpresa per un festa di compleanno" è uno dei commenti alla notizia dei fuochi d'artificio esplosi per Raduano, "va detto nel rispetto di tutta la gente onesta che vive in città".
Raduano era rinchiuso dall’agosto del 2018 quando venne arrestato in un primo filone di inchiesta nel blitz ‘Neve di Marzo' che smantellò un'organizzazione criminale dedita al narcotraffico sul Gargano. In carcere tre condanne definitive che avrebbe finito di scontare nel 2046. Poche settimane ha ricevuto una ulteriore condanna definitiva ad 19 anni di reclusione.
L'incredibile fuga del 40enne, ex luogotenente di Angelo ‘Cintaridd' Notarangelo, è stata ripresa dalle telecamere per la videosorveglianza. Si tratta della prima evasione registrata nel carcere di Nuoro, dove sono ristretti terroristi e mafiosi. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori l'assenza di Raduano sarebbe stata accertata verso le 19 ma la fuga del detenuto, documentata da un video ora divenuto virale, risalirebbe alle 17. Il detenuto avrebbe quindi avuto due ore di tempo per allontanarsi.
Si sta poi facendo largo l'ipotesi che l'evasione fosse programmata e agevolata da persone che lo attendevano all'esterno: "Per potersi calare dal muro ha potuto costruirsi una scala fatta con le lenzuola annodate e dei supporti per reggere il peso, una cosa che sembra difficile da realizzare senza averla programmata e studiata" ha detto all'ANSA il Questore di Nuoro Alfonso Polverino.