L’esercito degli esclusi dal Green pass Covid: chi non riesce a scaricare il certificato e perché
Mentre infiamma il dibattito politico sull'uso del Green pass che dovrebbe diventare obbligatorio nei prossimi giorni, c'è un vero e proprio esercito di cittadini che al momento risulta impossibilitato a scaricare la certificazione, che servirà per partecipare agli eventi pubblici, andare in discoteca o allo stadio e probabilmente anche per andare al ristorante al chiuso, oltre che per viaggiare all'estero. Non perché non vogliano vaccinarsi, ma perché per ragioni burocratiche non riescono ad ottenere il documento, dai guariti a cui è stata somministrata una sola dose a coloro a cui non arriva l'sms. Ecco, allora, gli errori più comuni che sono stati segnalati dai lettori e per risolvere i quali gli esperti del Ministero sono al lavoro per trovare soluzioni.
Si ricordi che il Green pass si ottiene nel nostro Paese con tampone negativo, per la validità di 48 ore, con la guarigione (per sei mesi) e con la vaccinazione. Per chi ha fatto il vaccino, scatta 15 giorni dopo aver ricevuto la prima dose e vale fino alla data in cui si riceve la seconda dose, da lì in poi sarà valida per altri 9 mesi.
Chi non riesce a contattare il 1500
Per molti è già difficile chiedere informazioni al call center istituito dal Ministero della Salute per rispondere alle domande più comuni. Il 1500 dovrebbe aiutare ad esempio a risolvere i problemi di chi non ha ricevuto o ha smarrito il suo codice AUTHCODE, che si dovrebbe ricevere via sms o mail dopo la vaccinazione per scaricare il certificato. In molti segnalano però difficoltà nel mettersi in contatto con gli operatori. Ma il problema che riguarda i guariti o chi ha effettuato l’eterologa è ancora più complesso
Chi ha fatto la vaccinazione eterologa
Alcuni problemi sono stati segnalati dai cittadini che hanno fatto la prima dose del vaccino con AstraZeneca e la seconda con un vaccino a mRna, quindi Pfizer o Moderna, come indicato dal Ministero della Salute. In molti hanno ricevuto due certificazioni che attestano l’assunzione di una dose su due e quindi di non aver completato il ciclo vaccinale. Il che diventa complicato soprattutto per chi viaggia all'estero: se, in fatti, in Italia il Green pass è attivo al momento già dal quindicesimo giorno successivo alla prima dose di vaccino, per spostarsi fuori dai confini nazionali è necessario anche il richiamo.
Chi è guarito e vaccinato con una sola dose
C'è poi il caso dei guariti dal Covid-19 a cui è stata somministrata una sola dose di vaccino, senza la necessità di un richiamo. La scritta "certificazione valida fino alla prossima dose" è apparsa sul Green pass di alcuni di questi soggetti. In questo caso, il ciclo vaccinale sarebbe completato, ma non secondo la comunicazione ricevuta. E le segnalazioni arrivano da diverse Regioni.
I vaccinati prima dei 3 mesi o dopo i 6 dalla guarigione
È il caso anche di Angelo, che ha scritto a Fanpage.it: "È un problema che sta coinvolgendo migliaia di italiani al momento del rilascio del tanto agognato Green Pass UE. In particolare tutti i soggetti guariti da COVID-19 che hanno fatto una sola dose di vaccino Pfizer o Moderna prima dei 3 mesi dall'infezione o dopo i 6 mesi dall'infezione – si legge nella sua mail -. Posso assicurare che questi soggetti sono tantissimi perché nel corso dei mesi ogni centro vaccinale prendeva decisioni diverse, soggetti che non potranno scaricare il Green Pass Ue perché nel DPCM e nei relativi allegati è stato inserito questo lasso temporale. Pongo pertanto il seguente quesito: ma chi ha contratto il virus ed è guarito ed ha fatto la prima dose prima dei 3 mesi dalla guarigione (per esempio al 89esimo giorno) cosa ha di diverso nel soggetto che ha fatto la prima inoculazione dopo i 3 mesi dalla guarigione (per esempio al 91esimo giorno).Questi soggetti oggi cosa dovrebbero fare?". Pare, tuttavia, che contattando il numero verde del Ministero si riesca a risolvere la problematica.
Dose fuori regione
Infine, c’è chi non trovandosi nel luogo in cui vive, nei giorni in cui doveva fare il richiamo, ha dovuto completare il ciclo vaccinale in una regione diversa da quella di residenza. Anche in questo caso sono diversi i cittadini che segnalano di aver problemi con la ricezione del Green pass.