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Lerici, trovato il rotavirus nel ristagno fognario di una spiaggia: i due arenili restano chiusi

Le analisi dell’ISS hanno individuato un’alta concentrazione del virus, responsabile dei casi di gastroenterite fra i bambini, in un ristagno fognario della spiaggia Venere Azzurra di Lerici (La Spezia), chiusa nei giorni scorsi insieme a quella di San Terenzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Le spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo, nel comune di Lerici, nel golfo della Spezia, resteranno ancora chiuse. Sono infatti trovate tracce di rotavirus (la causa più comune di gastroenteriti virali fra i neonati e i bambini sotto i 5 anni, ndr) dopo i casi dei giorni scorsi che hanno coinvolto circa 24 bambini su una settantina che avevano fatto accesso al pronto soccorso e che avevano frequentato intorno al 20 agosto gli arenili. Per questo motivo si era deciso di vietare la balneazione e impedire l’accesso in questi luoghi.

In particolare una elevata concentrazione di rotavirus è stata riscontrata in un ristagno fognario della spiaggia Venere Azzurra di Lerici. Il dato, riscontrato in analisi di laboratorio specifiche effettuate dall'Istituto Superiore di Sanità, è emerso in un incontro che si è tenuto fra Arpal, Alisa, Regione, Provincia della Spezia, Comune di Lerici.

Era stata l'Asl5 a proporre la chiusura delle due spiagge come "misura cautelare, in attesa che siano fatti tutti gli accertamenti e i vari prelievi previsti". Il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti aveva sottolineato la possibile connessione tra il rotavirus e il sistema fognario delle spiagge. Effettivamente nella zona del Canale Venere si trova anche la stazione di pompaggio della rete fognaria, che tratta i liquami al depuratore di Camisano. 

Ma ieri il primo cittadino si è limitato a comunicare: "Ancora fumata nera per riapertura spiagge. I dati, pur non ancora ufficiali, accertano la presenza del rotavirus nei campioni prelevati all'interno del canale della spiaggia della Venere Azzurra. In misura non rilevante a San Terenzo". Oggi, prosegue Paoletti, "sarà necessario, su indicazione dell'Istituto Superiore di Sanità, fare nuovi campionamenti che dovranno essere nuovamente analizzati. Resta, quindi, la misura della chiusura.

Ieri si è svolta una riunione con Regione, Asl5, Provincia, Acam, Alisa, Arpal, Comune di Lerici.

La riunione convocata per le 10 è stata spostata alle 16 per permettere al presidente della Provincia di partecipare, quale responsabile delle pubbliche fognature. Purtroppo il presidente non si è visto nonostante il brutto momento che vive Lerici, una parte importante della provincia – ha commentato Paoletti sulla sua pagina social istituzionale -. La giornata si è conclusa in commissione consiliare a Lerici dove sono comparsi gli specialisti di Arpal e Asl per spiegare e raccontare l'accaduto"

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