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Lerici, due spiagge chiuse dopo i malori tra i bambini. Il sindaco: “Forse c’entrano le fogne”

Dopo un tuffo in mare 70 bambini finiscono in pronto soccorso: si parla di rotavirus. Chiuse le spiagge San Terenzo e Venere, nel golfo della Spezia. In attesa di una data per le riapertura, il sindaco di Lerici sostiene che ci potrebbe essere un collegamento con l’impianto fognario.
A cura di Biagio Chiariello
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Le spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo, nel comune di Lerici, nel golfo della Spezia, resteranno chiuse a tempo indeterminato. Non si tratta di un semplice divieto di balneazione, è vietata anche semplicemente avvicinarsi alla sabbia. La decisione è arrivata dopo i settanta casi di gastroenterite riscontrati in bambini dello spezzino, nelle ultime settimane. Per i quali si parla di un caso di rotavirus.

Ieri mattina, domenica 3 settembre, il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti si è recato di persona alle spiagge chiuse, dove ha incontrato il comandante dei carabinieri della stazione locale Massimo Censini, per "fare il punto sulla situazione". Per il primo cittadino viene "la tutela della salute prima di tutto. Perché ora? Perché prima, quando sono avvenuti i casi, non ci è stato comunicato nulla. Siamo stati contattati solo due giorni fa, il primo settembre. E abbiamo chiuso le spiagge. Probabilmente si poteva procedere prima, con queste indagini sul potenziale focolaio? Non è avvenuto. E noi siamo rispettosamente in attesa di capire cosa accadrà".

Ed è lo stesso Paoletti che ora si chiede "quando potremo riaprire le spiagge". Alcuni dei residenti si sono domandati anche perché il vicino stabilimento balneare Colombo e il Lido fossero aperti, come la spiaggia della Marinella sempre nella zona di San Terenzo. La spiegazione è che lì non ci sono scarichi fognari, contrariamente alle due spiagge chiuse.

In tal senso il sindaco ha sottolineato la possibile connessione tra il rotavirus e il sistema fognario delle spiagge. Ha chiarito che la gestione delle fognature è responsabilità della Provincia in collaborazione con l’Acam "che ha la funzione tecnica. Chiederò subito un incontro in Provincia con i vertici politici e tecnici per approfondire il tema, a prescindere dalle indagini sanitarie su questo virus. Il problema fognature a Lerici esisteva già, ma è l’Ato Est che deve intervenire per risolverlo, non il Comune. Io subisco le gestioni delle fogne lericine, non le guido".

Recentemente, il presidente nazionale della Federazione dei medici pediatri, Paolo Biasci, ha sottolineato l’importante impatto della gastroenterite da rotavirus in Italia, con "400mila casi all'anno", con conseguenze significative anche sulla spesa sanitaria. Mentre il direttore generale di Alisa, Ansaldi, ha fatto sapere che "già è stato predisposto il documento tecnico di recepimento del piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023 – 2025, in cui è presente la vaccinazione anti rotavirus nel primo anno di vita, con vaccino offerto gratuitamente dal servizio sanitario".

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