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Leonardo Riberti precipitato dall’ospedale, via libera all’autopsia: “Lividi sul braccio”

La Procura di Bologna ha disposto l’autopsia, probabilmente mercoledì prossimo, sul corpo di Leonardo Riberti, il 21enne di Ferrara precipitato dal secondo piano dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove si trovava ricoverato. L’esame autoptico potrebbe gettare luce su dinamica e cause della morte del giovane, che restano ancora da chiarire.
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Dopo un iniziale rifiuto, la Procura di Bologna ha disposto l'autopsia sul corpo di Leonardo Riberti, il ventunenne di Ferrara morto il 21 giugno mentre si trovava ricoverato all'Ospedale Maggiore, in circostanze ancora da chiarire. Il giovane è precipitato dal secondo piano dell'ospedale durante la notte.

Il medico legale nominato dall'avvocato della famiglia Riberti, il professor Mariano Cingolani, aveva dato un parere medico legale in cui, sulla base delle fotografie del cadavere, riscontrava la presenza di ecchimosi (lividi) sul braccio e sul polso destro del giovane, tali da far pensare (senza giungere a conclusioni certe) a un tentativo da parte del giovane di proteggersi durante la caduta.

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"Al momento non è possibile stabilire con certezza la causa della morte", ha chiarito il professor Cingolani, né in che modo sia caduto il giovane, se in avanti o all'indietro, mancando tanto la traiettoria del volo quanto il punto preciso d'impatto. Solo l'autopsia potrà stabilire cause e (forse) dinamica della morte. Certo, se dovesse risultare corretta l'ipotesi formulata dal medico legale nominato da Fabio Anselmi, avvocato della famiglia Riberti, potrebbe corroborasi anche la teoria dei genitori del giovane, che hanno sempre escluso il suicidio. "Ma è presto per giungere a qualsiasi conclusione", ha detto a Fanpage.it l'avvocato Anselmi.

Intanto, il pm Luca Venturi, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, ha fissato per il 4 luglio il conferimento dell'incarico dell'autopsia al medico legale Margherita Neri.

I genitori di Leonardo, in particolare il padre, si sono detti convinti che il giovane non si sia suicidato. Più probabile, secondo la famiglia, che il ragazzo abbia tentato la fuga e che sia caduto in modo accidentale. In quel caso, la famiglia chiede perché il ragazzo non era controllato dal personale medico. Agli atti, anche i video delle telecamere di sorveglianza che inquadrano il ragazzo.

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