L’emozione del carabiniere che ha salvato il piccolo Nicola: “È stato come la nascita di un figlio”
“Sentivamo il lamento, ma sembrava un animale selvatico e non un bambino, ogni volta che lo chiamavo poi stava zitto, questo mi ha fatto intendere che era un animale. E invece quando sono arrivato lì questo è sbucato dall’erba con questi suoi occhioni belli, è stata una gioia…”. A parlare è Danilo Ciccarelli, Comandante della Stazione dei carabinieri di Scarperia, che si è calato in una scarpata e ha salvato il piccolo Nicola Tanturli, il bambino di 21 mesi che era scomparso dalla casa dei genitori nel Mugello. Il carabiniere è commosso quando parla davanti alle telecamere. Racconta del ritrovamento del bambino come di una emozione bella come “la nascita di un figlio”. Nicola ha detto solo ‘mamma’ quando ha visto il carabiniere “e mi si è aggrappato al collo”, racconta. “Ho controllato se stava bene, aveva solo qualche graffio”. Salvare Nicola è stato difficoltoso, “io sono uno sportivo ma ho i crampi”, spiega ancora il carabiniere.
Il bambino era nascosto sotto un tronco
Il piccolo era sotto un tronco d’albero, nascosto dall’erba alta. I carabinieri lo hanno trovato dopo che un giornalista ha comunicato loro di aver sentito un lamento: “Siamo scesi dalla macchina, ho sentito anche io il lamento, ma secondo me poteva essere un capriolo o un daino. Abbiamo deciso di verificare, anche se il terreno era molto scosceso. Mi sono calato dalla scarpata, chiamavamo il bambino ma non rispondeva. Poi ho sentito dei lamenti più chiari, e mi aspettavo che uscisse fuori un animale: invece è sbucato Nicola con la testolina tra l'erba alta”, le parole di Ciccarelli. "Non ho avuto l'impressione che abbia trascorso lì la notte, secondo me c'è arrivato tramite il bosco, perché secondo me la strada da fare era più agevole", così ancora il comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia. Il militare ha spiegato di non aver "avuto l'impressione che abbia trascorso" la notte in fondo alla scarpata dove il piccolo è stato ritrovato, perché "l'erba non era schiacciata, non aveva fatto un giaciglio. Secondo me si è mosso".
"Oggi lo volevamo trovare. Ero in licenza in Puglia, sono tornato apposta solo per cercarlo. Mentre eravamo impegnati nelle ricerche, il giornalista che era con noi ha sentito un lamento. Il Comandante della stazione di Scarperia, Danilo Ciccarelli, è sceso a 25 metri di profondità lungo una scarpata complessa, è stato lì che ha visto gli occhioni del bimbo e lo ha salvato”, il racconto all’Adnkronos del Maggiore Michele Arturo, comandante della compagnia carabinieri Borgo San Lorenzo. "Quando ha visto il comandate lo ha chiamato ‘Mamma’ – continua – lui era la felicità in persona. Siamo tutti emozionati, contenti, e il bimbo è in buone condizioni".
Le condizioni del bambino non destano preoccupazioni
Le condizioni del bambino sono buone, come anticipato già dal sindaco. Nicola "è già stato sottoposto a una prima visita che ha rilevato la presenza di escoriazioni superficiali, ma le sue condizioni generali non destano particolari preoccupazioni. Il piccolo verrà comunque trattenuto in osservazione in attesa di completare gli ultimi accertamenti", fa sapere l'ospedale pediatrico Meyer.