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Lei manager, lui operaio: “Pensi solo al lavoro e non alla casa”. Il matrimonio finisce in tribunale

Una storia di maltrattamenti, litigi e separazioni in provincia di Torino: una manager di successo e un operaio si scontrano in un matrimonio tumultuoso, segnato da incomprensioni e tensioni finanziarie.
A cura di Matteo Pelliccia
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Immagine di repertorio
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Una storia di litigi, aggressioni e maltrattamenti arriva dal Piemonte. È una storia che vede protagonisti una manager di successo in una multinazionale e un operaio di una fabbrica locale, i cui destini sono stati segnati da incomprensioni, tensioni finanziarie e conflitti personali.

La vicenda inizia come molte altre relazioni: due persone si incontrano, si innamorano e decidono di iniziare una nuova vita insieme. Nel 2007, in una discoteca, i destini di questa donna di successo e dell'operaio si incrociano. La loro relazione sembra promettente, ma con il passare del tempo emergono difficoltà legate ai soldi e alle aspettative reciproche.

Le discussioni iniziano quando la donna, una top manager in ascesa, è accusata dall'allora marito di dare priorità alla sua carriera rispetto alla famiglia e alla casa. Questa situazione diventa l'innesco di una serie di liti che diventano progressivamente più violente, culminando con la separazione della coppia e l'avvio di un processo per maltrattamenti aggravati.

"Mi accusava che avevo in testa solo il lavoro, che la casa era uno schifo e che non lo supportavo abbastanza", il racconto che la donna ha fatto in tribunale.

La decisione di separarsi non mette fine alla tensione, poiché il marito avrebbe minacciato la donna con frasi agghiaccianti, promettendo di ucciderla se cercasse di portare via la loro bambina. Nonostante le minacce, la donna decide di cercare aiuto da un avvocato e da un centro antiviolenza.

Il tribunale ascolta il resoconto dettagliato della donna, in cui descrive le violenze subite e la costante paura che ha vissuto durante il suo matrimonio. Durante un litigio, l'ex marito avrebbe minacciato di tagliarle la gola. Nonostante neghi quest'accusa, l'uomo ammette la genesi delle discussioni e afferma che si sentiva trascurato dalla moglie, che si concentrava solo sul lavoro. "Venivo trattato come un operaio di m. — dice lui — lei parlava solo di lavoro, ma se ne fregava della casa e della bambina, non parliamo del marito".

Le questioni finanziarie sono state un ulteriore elemento scatenante dei conflitti. La donna è stata promossa nel suo lavoro, mentre il marito ha avuto problemi con la sua azienda, trascorrendo del tempo in cassa integrazione. Questo ha portato a litigi frequenti sui soldi, con entrambi che si accusavano reciprocamente di non contribuire abbastanza alle spese familiari.

La situazione è peggiorata ulteriormente quando la coppia ha preso una casa più grande con un mutuo significativo. La donna afferma di aver subito minacce, insulti e violenze fisiche da parte dell'ex marito. La situazione è diventata così insostenibile che la separazione è diventata l'unica opzione.

Nonostante la separazione, il calvario non è finito, con minacce di morte e accuse di incuria. Il tribunale di Torino sta cercando di fare luce su questa storia di maltrattamenti e separazioni, per determinare eventuali responsabilità penali.

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