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Daniele De Santis ed Eleonora Manta uccisi a Lecce

Lecce, i legali di De Santis alla Procura: “Perizia psichiatrica sul killer è a rischio”

I test psicodiagnostici che sta svolgendo in carcere il killer Antonio De Marco potrebbero compromettere il buon esito della perizia psichiatrica. Lo dicono i legali di Daniele De Santis, una delle due vittime del delitto di Lecce, chiedendo al giudice che gli incontri per i test vengano regolati diversamente in vista della perizia che valuterà lo stato mentale di De Marco al momento dei fatti.
A cura di Angela Marino
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Gli avvocati della famiglia di Daniele De Santis, una delle due vittime del delitto di Lecce, hanno chiesto che vengono regolati diversamente gli incontri in carcere del killer De Marco per i test psicodiagnostici. La preoccupazione del team legale della famiglia De Santis è che i test psicodiagnostici somministrati in questa fase all'omicida reo confesso Antonio De Marco, possano compromettere il buon esito della perizia psichiatrica. Per questo Renata Minafra e Mario Fazzini, difensori della famiglia dell'arbitro ucciso assieme alla fidanzata Eleonora Manta, a Lecce, hanno presentato un’istanza in Procura per chiedere nuove regole sugli incontri in carcere con gli psichiatri Elio Serra e Felice Carabellese concordati dal giudice con i difensori di De Marco, gli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario. I difensori della famiglia De Santis, temono che i test psicodiagnostici somministrati in questa fase dai consulenti di parte non possano essere eseguiti e ripetuti in seguito, finendo per condizionare il buon esito della perizia. Al termine degli incontri – i prossimi incontri si terranno l'11 e il 18 novembre – gli avvocati Starace e Bellisario stabiliranno se avanzare al GIP la richiesta di perizia psichiatrica, nell’ambito dell’incidente probatorio.

Lo scopo della perizia sarà quello di valutare lo stato mentale del ventunenne al momento dei fatti. Sembra chiaro, per ammissione del detenuto, che De Marco covasse propositi omicidi, diretti verso le vittime della strage e verso altre potenziali, già da tempo. Il ventunenne ha ammesso di aver provato il desiderio di uccidere in diverse occasioni mentre svolgeva il tirocinio nell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce e di aver maturato da tempo il progetto di assassinare Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora Manta. I temi principali della rabbia di De Marco, stando a quanto trapelato dal diario recuperato dagli inquirenti e dal manoscritto con la bozza di un romanzo, sarebbero legati alla solitudine e all'assenza di rapporti di affettivi con gli altri, sia d'amore, che di amicizia. Alla ribalta delle cronache, alcuni giorni fa, è finito proprio il romanzo fantasy che De Marco stava scrivendo prima di venire arrestato. Quindici pagine che raccontano le avventure di ‘Vendetta', una sorta di giustiziere che, come vuole il nome, vendica le ingiustizie subite e alla fine trionfa sui nemici.

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