Lecce, omicidi dell’arbitro De Santis e della compagna: sospettato in procura, è un 37enne
Possibile svolta nel caso del duplice omicidio di Lecce in cui sono rimasti uccisi l'arbitro Daniele De Santis e la sua fidanzata, Eleonora Manta. Le forze dell'ordine stanno ascoltando in queste ore un uomo di 37 anni, residente ad Aradeo. Si tratterebbe di un edicolante del posto. Il suo nome di battesimo è Andrea e coincide con quanto riferito da alcuni testimoni della palazzina che hanno detto agli investigatori di aver sentito urlare dalla giovane vittima proprio quel nome chiedendo all'assassino di fermarsi. Non si sa al momento se venga interrogato come persona informata sui fatti o come indagato. Da 48 ore le forze dell'ordine stanno lavorando per risolvere quello che fino a questo momento sembrava un giallo.
L'allarme era scattato lunedì scorso in un appartamento di via Montello, una perpendicolare di via Gallipoli, nei pressi della stazione ferroviaria. L'arbitro Daniele De Santis, 30 anni, direttore di gara spesso impegnato in Serie C, e la coetanea Eleonora Manta, sono stati ritrovati cadavere sulle scale del palazzo, ammazzati con una serie di coltellate. Quando i soccorsi sono giunti sul luogo del delitto non c'era più nulla da fare. Sin da subito gli inquirenti hanno pensato ad un lite finita male. Ma dell'arma del delitto e del killer neppure la traccia. Le forze dell’ordine si sono subito messe alla ricerca di un uomo con in mano un coltello che sarebbe stato visto allontanarsi a piedi dall’edificio. Alcuni vicini di casa della coppia hanno anche sentito Eleonora urlare "Andrea, ti prego fermati" prima che si consumasse l'omicidio, lo stesso nome di battesimo dell'uomo che è stato appena fermato e che è sotto interrogatorio.