Lecce, ex direttore di banca ucciso davanti alla moglie mentre preleva al Bancomat. C’è un fermo
C'è un fermo per l'omicidio di Giovanni Caramuscio, l'ex direttore di banca in pensione aggredito mentre effettuava un prelievo di contanti da uno sportello Bancomat a Lequile, alla periferia di Lecce. In manette è finito il 31 M.P., di origini albanesi, accusato di omicidio in concorso con un'altra persona che non è stata ancora rintracciata. L'uomo avrebbe aperto il fuoco contro la vittima – di 69 anni – impiegando una pistola Beretta, calibro 9 corto, con matricola abrasa che è stata ritrovata dai carabinieri nella sua casa. Il fermo è stato disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Alberto Santacatterina. Come riferisce LeccePrima i momenti salienti della rapina e dell'omicidio sono stati immortalati dalle videocamere di sicurezza della banca.
Nel filmato – della durata di una ventina di secondi – si possono vedere i due malviventi alti circa un metro e 65 ed entrambi di corporatura massiccia arrivare davanti allo sportello Bancomat impugnando la pistola e indossando una sorta di passamontagna artigianale. Giovanni Caramuscio è accanto a sua moglie, di fronte allo sportello (la donna non si trovava in auto come riferito in un primo momento, ndr). Il 69enne comprende che sta accadendo qualcosa, comprende che a minacciarlo ci sono due individui armati e reagisce. Va loro incontro e sferra un pugno in direzione di uno dei due, colpendolo al volto. Questo cade, perdendo l’equilibrio, mentre l’altro rapinatore preme il grilletto e fa fuoco senza pietà per tre volte. Due proiettili vanno a segno e colpiscono l'ex direttore di banca davanti agli occhi impietriti di sua moglie. L'uomo non aveva neppure prelevato il denaro, non avendo avuto il tempo. Proseguono, nel frattempo, le ricerche del secondo malvivente.