Lecce, carabiniere perseguita imprenditore che gli chiedeva di essere pagato per i lavori in casa
Un luogotenente dei carabinieri che fino a poche settimane fa comandava una stazione di un paese della provincia di Lecce è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di concussione dopo la denuncia di un imprenditore edile che si è dovuto accontentare di una esigua somma (11 mila euro) e a rinunciare al saldo delle somme dovute (45mila e 628 euro) per alcuni lavori realizzati per il militare fra il luglio del 2019 e l’inizio del 2021.
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini il luogotenente ha preteso lo sconto dopo aver accordato una somma ben più elevata per effettuare tutti gli interventi. E, quando l’imprenditore ha chiesto il denaro pattuito, è iniziata un’attività di persecuzione nei suoi riguardi: approfonditi e mirati controlli per strada, con continue multe.
A nulla sarebbero servite le rimostranze dell’imprenditore: il luogotenente ha continuato a manifestare chiaramente la sua indisponibilità al pagamento avviando sfacciatamente una campagna di persecuzione nei suoi riguardi, come riscontrato dall'inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Lecce.
In realtà i controlli erano scattati già a luglio del 2019 quando l’imprenditore aveva completato il massetto. E quando sospese i lavori, subì una serie di ripicche: una contravvenzione perché sorpreso sul motociclo senza casco e una seconda per guida di un mezzo sottoposto a fermo amministrativo. "Non hai capito che devi finire il lavoro, fai quello che ti dico io altrimenti se non finisci non ti faccio più lavorare" lo minacciava quando lo incrociava per strada.