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Lecce, 4 studenti indagati per botte e insulti razzisti, alle vittime dicevano: “Vi accoltelliamo”

Quattro studenti risultano indagati per botte e insulti razzisti ad alcuni compagni di scuola di origini straniere. I bulli avrebbero picchiato le vittime dopo un’assemblea dell’istituto tenutasi il 28 febbraio scorso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine dia rchivio
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Insulti e botte su alcuni compagni di classe di origini filippine. Per il bullismo ai danni di alcuni ragazzini di Lecce sono stati indagati quattro studenti di un istituto superiore del posto. Le vessazioni sono state consumate nel corso dell'anno scolastico appena concluso. Il gruppetto di studenti aveva preso di mira i compagni stranieri, chiamandoli solo in base alle loro origini senza mai pronunciare i loro nomi.

Per i 4 minori accusati, le vittime erano solo "i filippini" o "i pakistani". Per le loro origini, i compagni li insultavano quotidianamente con termini dispregiativi legati al colore della loro pelle. I fatti sono nelle mani della Procuratrice Capo della Procura dei Minori Simona Filoni che si è occupata delle indagini.

I quattro bulli in questione risultano destinatari di un avviso di conclusione per le indagini preliminari. Le accuse sono di minacce, percosse, lesioni, atti persecutori con l'aggravante delle finalità di discriminazione e odio etnico e razziale. Stando a quanto emerso dall'inchiesta, a scuola qualcosa si sapeva: alcune professoresse sono state sentite dagli agenti della Squadra mobile appena sono scattati gli accertamenti.

Le docenti avrebbero minimizzato gli episodi descrivendo le vittime come "problematiche". Un'etichetta che le insegnanti avrebbero affibbiato anche a due dei ragazzi indagati che si trovavano in una Comunità per via di alcuni pregressi problemi con la giustizia. I due ragazzini avevano avuto il permesso dal Tribunale dei Minori di raggiungere l'istituto superiore durante il giorno per le lezioni, ma tra i banchi di scuola avrebbero bullizzato gli altri compagni.

Durante le ricreazioni avevano preso di mira i quattro ragazzi di origini filippine con insulti e provocazioni continue. Gli episodi si sono presto trasformati in aggressioni fisiche con calci, schiaffi e dispetti fuori e dentro l'Istituto. Il 28 febbraio scorso, a margine di un'assemblea di istituto, le vittime sono state colte di sorpresa e picchiate fuori dalla scuola. Due studenti sono rimasti feriti mentre i membri del branco sono fuggiti per evitare di essere visti dal corpo docenti. Nei giorni seguenti, il gruppo avrebbe minacciato i ragazzini per costringerli a non parlare. "Non finisce qui – avrebbero detto -. Vi accoltelleremo".

A quel punto, alcune vittime hanno disertato le lezioni per diversi giorni per evitare le aggressioni, chiudendosi in casa. Le violenze fisiche e psicologiche hanno presto convinto i ragazzini perseguitati a presentare denuncia. Da qui, poi, è partita un'indagine durata mesi che ha poi portato le autorità ad inoltrare un'informativa negli uffici della Procura dei Minori perché i giovani coinvolti risultano tutti under 18. Le difese avranno ora modo di fornire la propria versione depositando le memorie difensive o chiedendo un interrogatorio per i propri assistiti.

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