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Le scuole paritarie perdono colpi: nel 2012 solo lo 0,89% di diplomati con lode

Se nel 2010/2011 i diplomati con 100 e lode nelle private sono sono stati 158 dei quali (il 4% sul totale, 3.985, considerando anche le statati), l’anno scorso si è passati a 2.236 e 20 nelle paritarie: appena lo 0,89%). Lo scrive Repubblica, riportando anche a cosa è dovuto il calo.
A cura di Biagio Chiariello
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Dalle scuole private italiane escono sempre meno "cervelloni". Lo dice Repubblica citando i numeri forniti dall'Indire che tiene l'Albo nazionale delle eccellenze, istituito nel 2007 dall'allora ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni. Nel 2010/2011 i diplomati con 100 e lode furono 3.985, 3.827 nelle scuole statali e 158, pari al 4 per cento del totale, nelle paritarie. L'anno successivo, invece, si è passati a 2.236 "lodi", di cui appena 20 provenienti dalla paritarie, neanche l'1% (0,89%). Il calo "imbarazzante" come lo definisce Salvo Intravaia nel suo pezzo è dovuto alle restrizioni sui punteggi introdotte dall'ex ministro Gelmini:

Se fino al 2010, infatti, la commissione poteva attribuire la lode agli studenti che, oltre al massimo credito possibile (25 punti), avevano anche ottenuto il massimo punteggio nelle tre prove scritte e nel colloquio, nel 2012 le cose sono cambiate drasticamente. Intanto, accumulare i 25 punti di credito destinati ai più bravi è diventato più complicato: in luogo della media dell'8,1 negli ultimi tre anni, occorre arrivare a quella del 9,1. Ma non solo: nell'ultimo triennio oltre alla megamedia bisogna non avere neppure un sette in pagella, almeno otto decimi in tutte le discipline, condotta compresa. In più, tutte le deliberazioni per l'attribuzione dei massimi punteggi delle prove e del credito del terzultimo, penultimo e ultimo anno devono essere state assunte all'unanimità. Bastava avere il parere contrario di un solo professore per fare saltare tutto, anche in presenza di esami brillanti.

Ecco quindi come si spiega il declino di eccellenze nelle scuole private, ridottesi ad "una percentuale da prefisso telefonico". E in tal senso hanno perso la loro fama anche le scuole paritarie della Lombardia, con lo scettro passato agli istituti nel Lazio. "Nel 2010/2011, delle 158 eccellenze conquistate dagli studenti delle paritarie ben 29 – il 18 per cento abbondante – vennero assegnate a ragazzi e ragazze iscritti in istituti lombardi. E soltanto 27 a studenti delle paritarie romane e delle altre province del Lazio. L'anno scorso, invece, 7 delle 20 eccellenze sono uscite proprio da scuole di Roma, Anagni (Frosinone) e Viterbo. La Lombardia si è dovuta accontentare di soli cinque cervelloni".

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