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Le rubano telefono, lei li insegue e viene stuprata a Torino: “Piange e non parla più, devono pagarla”

La ragazza di 26 anni è stata indotta a rincorrere il giovane ladro ma è stata attirata in trappola, bloccata da altri ragazzi e trascinata in una zona isolata del parco del Valentino dove si è consumata la violenza sessuale. Ci sono già due sospettati riconosciuti dalla vittima nelle foto segnaletiche, il papà della giovane: “Non è più lei. Non parla, sta sempre zitta e piange”.
A cura di Antonio Palma
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“Dopo la violenza sessuale lei piange e non parla, le hanno rovinato la vita”, è la straziante testimonianza del padre della ragazza di 26 anni trascinata e stuprata dal branco dentro il rudere dell’ex Club 84 a Torino. Per la violenza sessuale di gruppo, avvenuta la scorsa settimana nell’area del parco del Valentino, ci sono già due sospettati riconosciuti dalla vittima nelle foto segnaletiche davanti alla polizia.

A loro è rivolto lo sfogo del padre della giovane che ha visto negli occhi della ragazza la trasformazione per quanto subito. “Spero che li prendano tutti e che scontino pene severe. Quello che hanno fatto è orribile, mia figlia non è più lei” ha dichiarato l’uomo al Corriere della Sera, aggiungendo: “Io da quando sono arrivato in Italia ho lavorato per 25 anni in fabbrica per dare ai miei figli un futuro migliore del mio. Mi chiedo come sia potuto succedere tutto questo. Come è possibile che una ragazza esca di casa è possa rischiare di subire quello che ha subito mia figlia?”.

L’incubo per la giovane è scattato la sera del 15 ottobre: Nella denuncia presentata al commissariato San Paolo, la ragazza di origine peruviana ha spiegato che stava cercando un bancomat quando un ragazzo sui 18 anni si è offerto di aiutarla. Poco dopo l’aggressione con uno stratagemma, il giovane le ha strappato il cellulare dalle mani, lei lo ha rincorso ma è stata attirata in trappola.

La ragazza è stata indotta a rincorrere il giovane fino al rudere dove altri ragazzi l’hanno bloccata e trascinata su un materasso. Lì si è consumata la terribile violenza. La 26enne è stata poi rinvenuta seminuda e sotto shock in un altro punto del parco dove si era trascinata. Quindi il trasporto in ospedale e la denuncia.

“L’altro giorno siamo andati nell’ex discoteca con la polizia. C’erano sei o sette uomini, li hanno portati via tutti e mia figlia ha riconosciuto due degli stupratori” ha rivelato il papà della 27enne, concludendo: “Quello che hanno fatto è orribile, mia figlia non è più lei. Non parla, sta sempre zitta e piange. Sono convinto però che sapere che le persone che hanno abusato di lei sono state individuate e arrestate la farebbe stare meglio. Cerchiamo di non lasciarla mai sola. Ma non è facile. Non sarà facile”.

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