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Le rubano il telefono per farsi seguire e la stuprano: individuato il primo del branco, un 18enne

Il giovane è gravemente indiziato della violenza sessuale di gruppo avvenuta nel rudere dell’ex Club 84 a Torino ai danni di una 27enne. La ragazza era stata indotta a rincorrere il ladro del suo telefono ma era stata attirata in trappola, bloccata da altri ragazzi e stuprata.
A cura di Antonio Palma
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È stato individuato e fermato dalla polizia uno dei presunti autori dello stupro di gruppo ai danni di una ragazza di 27 anni avvenuto due settimane fa dentro il rudere dell’ex Club 84 a Torino. Si tratta di un ragazzo di soli 18 anni che la vittima aveva già identificato tramite foto segnaletica e che si era reso irreperibile.

Il ragazzo è stato intercettato dagli agenti della Polfer del compartimento del Piemonte-Valle d'Aosta e quindi consegnato ai colleghi del commissariato barriera Nizza di Torino che lo stavano cercando da giorni. Il giovane è gravemente indiziato del reato di violenza sessuale di gruppo ed è stato portato nel carcere ‘Lorusso e Cutugno' di Torino. Il diciottenne è stato individuato dagli investigatori anche grazie all'analisi dei video delle telecamere di sorveglianza della zona e dei tabulati del telefono della vittima.

Secondo quanto ricostruito finora anche in base alla testimonianza della 27enne, la vicenda è iniziata proprio quando il giovane le si è avvicinato in maniera gentile offrendole aiuto mentre lei si trovava in via Nizza alla ricerca di uno sportello bancomat. Poi ad un certo punto le avrebbe sottratto il telefono, costringendola di fatto a inseguirlo verso una zona isolata dove però ha trovato in agguato altri uomini. Qui il branco l'ha trascinata nel rudere nell’area del parco del Valentino e l'ha stuprata.

La ragazza era stata poi soccorsa seminuda e sotto shock in un altro punto del parco dove si era trascinata e quindi trasportata in ospedale. Il suo racconto lucido aveva portato subito a una denuda circostanziata. La vittima, accompagnata dal padre, aveva raccontato tutto il giorno seguente al commissariato di polizia San Paolo descrivendo proprio il giovane.

La ragazza poi aveva riconosciuto alcuni degli stupratori in alcune foto. "Sono convinto che sapere che le persone che hanno abusato di lei sono state individuate e arrestate la farebbe stare meglio" aveva detto il padre. Ora, dopo l'arresto del 18enne, si cerca l’altro presunto responsabile indicato dalla vittima.

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