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Covid 19

Le prime dosi di vaccino Covid Johnson & Jonhson arriveranno il 16 aprile: basterà una sola dose

A partire dal 16 aprile in Italia arriveranno le prime dosi del vaccino anti Covid sviluppato dalla casa farmaceutica statunitense Johnson & Jonhson: si tratterà dell’unico vaccino monodose e permetterà una decisa accelerazione nella campagna di immunizzazione.
A cura di Davide Falcioni
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"Questa mattina ho rappresentato l'intero Consiglio regionale all'inaugurazione dell'hub vaccinale alla Fiera del mare a Genova. Il Commissario Figliuolo mi ha confermato che i vaccini Johnson & Jonhson arriveranno in Italia dal 16 aprile". A dare l'annuncio su Facebook il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei. "Ce lo auguriamo, oltre alla vaccinazione che è prevenzione, auspico anche una maggiore produzione di anticorpi monoclonali, che si stanno dimostrando particolarmente efficaci anche sulle varianti", ha aggiunto. Per Medusei, "inutile negare che ci siano ancora tante problematiche, ma bisogna accelerare per poter ripartire". A stretto giro è stato il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, a confermare l'arrivo – tra poco più di due settimane – delle prime dosi di J&J: "Dovrebbero arrivare intorno alla metà di aprile – ha dichiarato Magi all'agenzia Dire – ma sicuramente andremo a regime nel mese di maggio. Intanto, speriamo di avere molti più Pfizer a disposizione in questi giorni". "Ci sono ancora pochi vaccini a disposizione – ha aggiunto – e quelli disponibili vengono dirottati direttamente negli hub, lasciando quasi ‘a secco' i medici di famiglia". Secondo Magi, inoltre, è un "bene" che gli hub siano aperti fino a notte, perché in questo modo si può vaccinare "molto di più", ma il problema resta che "si sta procedendo molto lentamente, mentre potremmo farlo molto più velocemente".

Il vaccino sviluppato da Johnson & Jonhson potrebbe rivelarsi una mossa importante, si spera decisiva, nella lotta alla pandemia: si tratta infatti dell'unico monodose, un fattore che consente di velocizzare molto il numero delle vaccinazioni. Non solo: il farmaco è anche più facile da usare e conservare rispetto agli altri perché può essere tenuto in un normale frigorifero a una temperatura variabile tra i due e gli otto gradi. Il vaccino ha dimostrato ottimi risultati di sicurezza ed efficacia soprattutto contro i casi gravi della malattia e potrebbe risolvere i problemi con le forniture riscontrati dalle altre case farmaceutiche.

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