Le peggiori province d’Italia per qualità della vita sono Imperia e Napoli

Sono solo 42 su 103 le province italiane dove la qualità della vita risulta buona o accettabile, per le altre la situazione è disastrosa, è quanto emerge  dal Rapporto 2012 sulla Qualità della vita in Italia realizzato da ItaliaOggi con l'università La Sapienza di Roma. Il numero delle province dove la qualità della vita è scarsa o insufficiente è aumentato rispetto allo scorso anno, confermando quindi quel trend negativo che si era avuto negli ultimi anni e facendo sì che il risultato di questo quattordicesimo rapporto fosse il peggior dalla prima edizione. Il peggioramento c’è stato soprattutto nelle province dell’Italia meridionale e centrale, anche se la peggior provincia in assoluto è risultata Imperia, seguita da Napoli,  Crotone e Messina.

La situazione nell’Italia meridionale è sicuramente peggiorata rispetto allo scorso anno. Anche in quelle province dove la qualità della vita era superiore alla media delle altre province del Mezzogiorno, la situazione è  peggiorate, l’unica eccezione restano quelle della Basilicata. Ai primi due posti invece si confermano le province di Trento e Bolzano in Trentino Alto Adige, dove secondo l'indagine si vive meglio. Questo  dimostra che la qualità della vita continua ad essere migliore nel Nordest dell'Italia rispetto al resto del Paese, compreso il ricco e produttivo Nordovest che sembra più vulnerabile. Per quanto riguarda i grandi centri, se Napoli continua ad occupare le ultime posizioni per la qualità della vita, Roma perde ben undici  posizioni attestandosi al 62mo posto della classifica. Le cose invece vanno meglio nei grandi centri urbani del nord, come ad esempio Torino dove la qualità della vita è leggermente migliorata, o Milano che addirittura recupera sette pozioni passando dal 46mo al 39mo posto.