Le minorenni dei Parioli: “Era il prezzo da pagare per il mondo dello spettacolo”

A ricostruire la vicenda è Il Messaggero, con un approfondimento curato da Errante e Vuolo. La storia è quella delle baby modelle al centro dello scandalo "Parioli", che ha portato all'arresto di Furio Fusco, fotografo destinatario di un nuovo ordine di custodia cautelare. Le due giornaliste riportano il documento in cui il gip Proto contesta al fotografo "la violenza sessuale aggravata, la prostituzione minorile e la produzione e detenzione di materiale pedopornografico". Ed i dettagli che emergono sono molto indicativi di un "sistema" ben preciso, interrotto dall'intervento degli investigatori della Capitale.

Come si legge nel documento della magistratura, sono molte le giovanissime ragazze che hanno raccontato dei "metodi" utilizzati dal fotografo per convincerle a posare in pose provocanti, o a prestarsi a giochi a sfondo erotico: "Io non volevo, ma questo era il prezzo da pagare per entrare nel mondo della pubblicità. Quel giorno ho pianto tutte le mie lacrime, è stata un’esperienza terrificante durata tre ore. Dopo, per moltissimo tempo, non sono più andata nella sua agenzia, non volevo vederlo". Altre ragazze raccontano invece dei 15mila euro promessi loro in cambio di determinate "concessioni": "Usava giocattoli erotici. Per me era una tortura, sentivo molto dolore, gli dicevo basta, ma lui diceva che il dolore sarebbe passato, e avrei guadagnato 15.000 euro". E ancora: "La prima volta che sono andata nella sua agenzia mi ha chiesto di fare delle foto a seno nudo. Ho cercato di dirgli di no, ma il fotografo è riuscito a convincermi […] Gli ho detto che mi sembrava eccessivo, e lui mi ha risposto che avrei potuto guadagnare fino a 7.000 euro".