Le messe di Natale seguiranno le norme anti Covid, via libera della Cei: “Celebrare in sicurezza”
Tra le novità del Natale 2020, mentre in tutto il mondo ancora continua la pandemia di Coronavirus, ci sono quelle che riguardano le celebrazioni eucaristiche. Così, anche le chiese si stanno preparando ad affrontare le feste in maniera diversa rispetto agli scorsi anni e all'insegna delle norme di sicurezza per evitare la trasmissione del contagio da Sars-CoV-2. Lo ha confermato oggi Monsignor Mario Meini, pro-presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha sostituito il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, ancora bloccato dai postumi del Covid, introducendo i lavori del Consiglio episcopale permanente: "Se le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza – ha detto -, ciò non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme. Siamo certi che sarà così anche nella prossima solennità del Natale e continuerà ad essere un bel segno di solidarietà con tutti".
Dunque, a messa di Natale sì ma in sicurezza, perché, come ha sottolineato Meini, "i dati diffusi negli ultimi giorni sul fronte della pandemia rilevano sensibili miglioramenti, ma ci dicono che ancora non ne siamo fuori. Non devono venir meno pertanto la responsabilità e la prudenza, anzi dobbiamo rinnovare l'impegno verso il valore unico dell'amore. Mentre alcuni interventi di ordine socio-economico stanno maturando nelle sedi istituzionali, i cristiani sono chiamati, insieme a tutti i cittadini, a fare la propria parte: sul piano sanitario rispettando tutte le norme precauzionali anti-contagio. Papa Francesco ci ricorda che siamo sulla stessa barca e che solo insieme potremo uscire bene da questa impervia fase della storia". Intanto, sono attese per domani, mercoledì 2 dicembre, le linee guida dell'Unione europea con le raccomandazioni agli Stati membri per vivere in sicurezza Natale e Capodanno. Nella bozza del testo, si chiede di considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in televisione o in radio, oltre ad evitare i canti durante le celebrazioni in presenza.