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“Le dicevo sempre di stare attenta a Igor”: la sorella di Ester Palmieri, uccisa dall’ex compagno suicida

A Fanpage.it la sorella di Ester Palmieri ha parlato del rapporto tra la 37enne e l’ex compagno 45enne Igor Moser, che giovedì l’ha uccisa a coltellate e poi si è tolto la vita impiccandosi in un fienile in Trentino. “Lui diceva che si sarebbe ammazzato, non aveva mai accettato la separazione”, ha spiegato la donna.
A cura di Eleonora Panseri
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"È una cosa straziante e, anche se adesso sembra una cosa detta così, io me lo sentivo. Continuavo a dirle: ‘Mi raccomando Ester, stai attenta'. Tutti quelli che lo conoscono sanno che persona era e, secondo me, non era del tutto normale, aveva dei grossi problemi. Le raccomandavo sempre: ‘Stai attenta quando esci dal negozio, guardati le spalle, non stare mai da sola', e lei mi rispondeva: ‘Tu sei esagerata, anzi, io ho paura che lui si faccia del male'. Lui diceva che si sarebbe ammazzato, non aveva mai accettato la separazione".

A raccontare a Fanpage.it il rapporto tra la 37enne Ester Palmieri e l'ex compagno 45enne Igor Moser, che giovedì l'ha uccisa a coltellate e poi si è tolto la vita impiccandosi in un fienile, è la sorella della donna, Armida. Il femminicidio-suicidio è avvenuto nel comune di Valfloriana, in provincia di Trento.

"Lei era così, ha sempre protetto tutti e vedeva il buono in tutto, anche dove non c'era. Noi le dicevamo sempre, anche anni fa, prima ancora che nascesse il primo bimbo, che lui non aveva nulla a che fare con lei. Lei però gli ha dato tutto, l'ha aiutato perché era fragile. Ecco, è finita così", continua ancora la sorella della vittima.

La coppia aveva tre figli di 11, 10 e 6 anni, Moser ha ucciso la 37enne dopo che lei aveva accompagnato i bimbi a scuola. "Abbiamo fatto dei colloqui con psicologi e assistenti sociali e ci hanno detto di dire tutto ai bambini. – spiega Armida. "Ci hanno detto: ‘Se vi chiedono, è giusto che loro sappiano'. Gliel'abbiamo detto ma non hanno voluto a sapere com'è successo. Abbiamo raccontato che è capitata una cosa molto brutta e che non vedranno più né la mamma, né il papà. È stata la cosa più difficile che mi sia mai successa, ma dovevamo farlo perché ormai siamo noi la loro famiglia".

Ester Palmieri, 37 anni
Ester Palmieri, 37 anni

Subito dopo aver scoperto che Ester era stata uccisa, i tre bimbi sono stati la prima preoccupazione dei familiari, come racconta ancora la donna: "Siamo andati a prenderli ma le scuole erano già state avvisate e avevano già chiuso tutto. Dopo che l'hanno trovata, la nostra preoccupazione sono stati subito i bimbi. Perché se una persona arriva a fare una cosa così, purtroppo può fare di tutto. L'amore può finire ma, da come la vedo io, lui ha voluto fare del male a noi, altrimenti non si spiega quello che ha fatto. So che era da un bel po' di tempo che le cose non andavano, lui era una persona mentalmente instabile. C'erano state anche in passato delle cose, ma ultimamente lei non ne poteva più. Lui poteva andarsene e tornare quando voleva, ma quando Ester ha detto ‘basta', a lui non è andata bene".

A trovare il corpo della 37enne, sono stati i genitori della vittima: "Lei il giovedì mattina di solito andava a lezione di yoga, quindi non si sono preoccupati particolarmente quando non l'hanno sentita. Poi, verso le due del pomeriggio, hanno ricevuto la chiamata di un cugino che aveva un appuntamento con lei allo studio olistico. Lui ha chiamata mia mamma e le ha chiesto: ‘Sapete qualcosa di Ester? È stata male?', e ha raccontato che un'altra cugina, che abita di fronte, aveva visto Igor poche ore prima. – dice ancora Armida, ripercorrendo i momenti precedenti il femminicidio-suicidio – Lì mia mamma ha capito tutto e ha detto subito a papà: ‘Andiamo, non è possibile che non risponda'. E l'hanno trovata. È stata una cugina a chiamare i soccorsi perché loro non erano in grado. Ed è a quel punto abbiamo deciso di andare a prendere i bambini. I carabinieri erano stati avvisati prima della morte di lui, stavano già togliendo il corpo perché pensavano si trattasse di un suicidio, poi hanno saputo, hanno fermato tutto e collegato le due cose".

Ora saranno i nonni a occuparsi principalmente dei tre bambini. "Noi abitiamo in Val di Fassa, – spiega Armida – anche se c'era già l'intenzione di avvicinarsi. Adesso ancora di più".

Ha collaborato Elia Cavarzan

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